Cyberbullismo, partono i corsi nelle scuole
I progetti saranno rivolti non solo agli studenti, ma anche a genitori e docenti
Nel 2013 tre gli arresti per pedopornografia
TRENTO Come anticipato lo scorso 2 settembre dal Corriere del Trentino, la scuola provinciale si organizza contro i reati informatici e il cyberbullismo. Con uno stanziamento di 100.000 euro la giunta ha approvato ieri un bando finalizzato al sostegno di percorsi di informazione sui possibili pericoli derivanti da un uso scorretto della rete.
I dati in regione sui reati informatici non sono allarmanti, ma il quadro tracciato dalla polizia postale per il solo 2016 non è nemmeno rassicurante: tre arresti — tutti per reati pedopornografia —, 130 persone denunciate in stato di libertà, 23 perquisizioni effettuate, 609 denunce ricevute. Lunga la lista di ipotesi di illecito perseguite nel periodo da aprile 2016 a marzo 201. Si va dalla divulgazione di materiale pedopornografico alla diffamazione online, passando per truffe sul web, «sex extortion », fino all’attacco informatico contro privati e enti pubblici. Un minorenne trentino, ad esempio, è stato accusato di essersi introdotto nel registro elettronico della propria scuola per alzare i propri voti.
L’iniziativa rivolta a una migliore educazione non solo dei ragazzi, ma anche di genitori e insegnanti — per i nuovi assunti la partecipazione ai corsi in materia sarà obbligatoria — è coordinata dalla «cabina di regia» che vede collaborare difensore civico, Provincia e polizia postale.
Ogni istituto potrà ideare in autonomia le azioni da mettere in campo, realizzando un progetto rivolto ai genitori, uno rivolto ai docenti e tre rivolti agli studenti, ma il bando propone comunque alcune tracce di possibili percorsi già strutturati per facilitare la progettazione. La Provincia parteciperà al costo per un massimo di 300,00 euro per ogni progetto. Quindi, ciascun istituto potrà ricevere un finanziamento massimo di 1.500,00 euro.
Il quadro