LEZIONI DI ORIENTE
TORNA IL CICLO IDEATO DA LATERZA QUEST’ANNO SI GUARDA A EST PRIMO APPUNTAMENTO L’8 OTTOBRE
Guardando a Oriente è il titolo del nuovo ciclo di «Lezioni di Storia» che prenderà il via l’8 ottobre al Teatro Sociale di Trento con Andrea Giardina e si chiuderà il 26 novembre a Rovereto con Domenico Quirico. In totale, otto lezioni (tutte alle 11) che per otto domeniche consecutive guarderanno a Oriente per «sottrarsi ai tanti pregiudizi reciproci, spesso alimentati dalla strategia comunicativa di chi pensa di trarre vantaggio speculando sulle nostre paure».
L’edizione 2017 di «Lezioni di storia» si configura quindi come una «bussola» capace, almeno nelle intenzioni, di «orientarci», di farci trovare punti di riferimento e/o direzioni possibili. Le lezioni sono promosse dalla Provincia di Trento, dalla Regione, dai Comuni di Trento e Rovereto, ideate dagli Editori Laterza.
Come detto, si inizierà l’8 ottobre al Teatro Sociale di Trento con la lezione «Orienti Romani», tenuta da Andrea Giardina, docente di storia romana presso la Scuola Normale superiore di Pisa. Per l’occasione si analizzerà come Roma fu in grado di creare un impero mediterraneo che inglobò l’Oriente nella sua accezione plurale.
Una settimana dopo, il 15, al Teatro Zandonai di Rovereto, Franco Cardini terrà la lezione «798 d.c. - Carlo Magno e l’elefante». Partendo dal serraglio di animali esotici che Carlo Magno si fece costruire ad Aquisgrana, Cardini descriverà le relazioni tra Imperatori di Occidente e Califfi d’Oriente attraverso la figura dell’animale simbolo della saggezza: l’elefante.
Il 22 ottobre, Amedeo Feniello dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del Cnr, nonché docente di storia medievale dell’università dell’Aquila, terrà la lezione: «1219 - San Francesco e il Sultano». La lezione, che si terrà al Teatro Sociale di Trento, descriverà l’incontro tra il santo di Assisi e il Sultano al-Kamil.
L’ultimo appuntamento del mese di ottobre (il 29) si terrà a Rovereto, al teatro Zandonai. Vito Bianchi, archeologo e docente all’Università degli Studi di Bari affronterà uno dei personaggi «simbolo» della scoperta dell’Oriente nella lezione: «1271 - Marco Polo verso il Catai».
Il ciclo ripartirà il 5 novembre al teatro Sociale quando Anna Foa terrà la lezione «1486 - Cabala ebraica, cabala cristiana». La docente di storia moderna della Sapienza descriverà come durante l’Umanesimo la cultura cristiana si sia appropriata della tradizione cabalistica ebraica «facendone uno dei principali fondamenti del mito di un’antica sapienza comune tanto agli ebrei quanto ai cristiani».
Il 12 novembre, a Rovereto, appuntamento incentrato su colui che trovò l’Occidente pur guardando a Oriente: Cristoforo Colombo. Franco Farinelli direttore del dipartimento di filosofia dell’università di Bologna, nonché presidente dell’associazione dei Geografi ItaCon
liani e firma de La Lettura del Corriere della Sera, terrà la lezione: «1492 - Colombo: cercare l’Oriente attraverso l’Occidente» per raccontarci il «primo dei moderni, il primo a applicare al mondo il modello cartografico con la pretesa che fosse il mondo ad adeguarsi alla mappa e non viceversa».
Sette giorni dopo, nella sala della Filarmonica di Trento, Maria Giuseppina Muzzarelli, docente di storia del costume e della moda all’università di Bologna si concentrerà su abiti e costumi nella lezione: «1590 - La moda guarda all’Oriente», ovvero «Come la stampa e le scoperte geografiche favorirono la conoscenza a distanza e in Occidente ci si cominciò a vestire all’orientale».
A chiudere il ciclo, il 26, al teatro Zandonai di Rovereto, sarà un giornalista: Domenico Quirico. Dalla storia antica si passera, quindi, a quella recente e all’attualità con l’incontro: «2014 - ISIS, nascita di un nuovo califfato». La nascita dello Stato Islamico vista, non come un episodio della guerra dei movimenti fondamentalisti all’Occidente, ma come «Il tentativo esplicito di capovolgere la storia recente imponendole un nuovo Tempo: riavvolgere il filo della storia per riportarla dinamicamente al suo Tempo perfetto, puro. Non utopia, ma tempo politico in cui si colloca un progetto di società perfetta ferocemente totalitaria».
L’ingresso a tutte le lezioni sarà libero fino ad esaurimento posti e i biglietti potranno essere ritirati a partire dalle 10.