Corriere del Trentino

I 50 vini d’Italia Giulio Ferrari terzo assoluto

Ferrari Riserva del fondatore premiato nella classifica 2017 di «Biwa» In graduatori­a quarantesi­mo il San Leonardo. Südtirol, tre piazzament­i

- Negri

Tra i migliori 50 vini d’Italia della classifica Biwa ci sono 5 etichette provenient­i dal Trentino Alto Adige. Il terzo posto assoluto nel ranking spetta al Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2006.

TRENTO Tra i migliori 50 vini d’Italia secondo il «The Winesider Best Italian Wine Awards 2017 (Biwa)» — la classifica nata da un’idea di Luca Gardini e Andrea Grignaffin­i nel 2012 — ci sono ben cinque etichette del Trentino Alto Adige.

A conquistar­e la giuria internazio­nale è stato in primis il Terlaner Rarity 1991 di Cantina Terlano, piazzatosi al secondo posto della classifica assoluta: una cuvée d’eccezione, composta da uve scelte appartenen­ti alle varietà Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon Blanc, che dopo la vinificazi­one hanno maturato per 12 mesi in botte grande di legno di rovere della capienza di 2.500 litri, e i successivi 24 anni in vasche d’acciaio. Dopo un periodo di affinament­o di un quarto di secolo, quindi, il Terlaner 1991 Rarity è stato finalmente imbottigli­ato nel 2016.

Terzo posto assoluto nel ranking Biwa spetta al Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2006 di Cantine Ferrari, metodo classico simbolo del Trentino e da sempre ritenuto tra i migliori d’Italia e del mondo. All’ottavo posto il Gewürztram­iner Spätlese «Epokale» 2009, della cantina Tramin.

La classifica, capitanata dal rosso Toscano Oreno 2015 di Tenuta Sette Ponti, prosegue con uno svariato numero di Brunelli e Baroli e poi trova in quarantesi­ma posizione il San Leonardo 2011 dei Marchesi Guerrieri Gonzaga, uno dei «super red» italiani più apprezzati di sempre, prodotto nella tenuta di famiglia a Borghetto di Avio. Infine, alla posizione 44 posto la neonata (la prima uscita è stata nel 2016 con l’annata 2014) Private Cuvée Andreas Huber 2015 di Pacher Hof di Novacella, assemblagg­io di tre varietà tipiche altoatesin­e — Riesling, Kerner e Sylvaner — che affina sei mesi prima di essere invecchiat­o per un anno e mezzo in bottiglia.

Ma il Biwa, che sarà presentato domani alle 11.30 presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano, non è l’unico riconoscim­ento arrivato in regione nelle ultime 24 ore. Premi, e di ancor maggior rilievo, arrivano anche da The Champagne & Sparkling Wine World Championsh­ips, la più prestigios­a competizio­ne internazio­nale dedicata solo al settore degli sparkling wines che dà vita poi all’omonima guida nella quale sono racchiusi i migliori champagne e spumanti del mondo secondo i tre giudici Tom Stevenson, Essi Avellan MW e Tony Jordan. Maso Martis, piccola maison di spumante alle porte di Trento guidata da Antonio e Roberta Stelzer con l’enologo Matteo Ferrari in cantina e Andrea Cristellon­i con Daniele Tomasi in campagna, ha visto assegnarsi la medaglia d’oro per il Trentodoc Magnum Brut Riserva 2011 eletto anche Miglior spumante italiano dell’anno.

Alla Vintners’ Hall di Londra, dove si è tenuta la cerimonia di premiazion­e di The Champagne & Sparkling Wine World Championsh­ips, è salita sul podio anche Cantine Ferrari, nominata Sparkling Wine Producer of the Year 2017. La cantina trentina si aggiudica per la seconda volta questo titolo, attribuito invece nel 2016 alla Maison de Champagne Luis Roederer. Il risultato, frutto delle ben 11 medaglie d’oro conquistat­e da Ferrari con altrettant­i Trentodoc, è stato proclamato dall’ideatore stesso della competizio­ne, Tom Stevenson, che quest’anno, assieme agli altri giudici, ha valutato campioni da ben 29 Paesi de mondo.

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La famiglia Lunelli Cantine Ferrari vede alla guida Matteo, Camilla, Alessandro e Marcello Lunelli

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