Corriere del Trentino

La stella di Kurz, il falco del Brennero

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Niente sarà come prima, quando la sera del 15 ottobre i primi exit poll disegneran­no il nuovo parlamento austriaco. I sondaggi danno il 31enne leader dei popolari Sebastian Kurz in netto vantaggio sul cancellier­e socialdemo­cratico uscente Christian Kern e sull’ultranazio­nalista Heinz Christian Strache. Rimettere insieme i cocci del matrimonio naufragato tra Spoe e Oevp sembra, almeno per il momento, un’impresa impossibil­e. Sotto Kurz i popolari si sono invece molto avvicinati alle posizioni dell’estrema destra della Fpoe: assieme potrebbero formare il nuovo governo, come già avvenuto tra il 2000 e il 2005.

Protagonis­ta di questa campagna elettorale è il giovane ministro degli Esteri Kurz — che sulla frontiera del Brennero è stato sempre uno dei falchi del governo minacciand­one più volte la chiusura — , che la scorsa primavera ha preso in mano il timone della Oevp, portandola nel giro di poche settimana nei sondaggi dalla terza in prima posizione. Il clamoroso sorpasso è avvenuto anche grazie a un netto cambio delle posizioni dei popolari sugli immigrati, proponendo di limitare l’accesso alle prestazion­i sociali addirittur­a per i cittadini Ue. Nell’ambito di questa metamorfos­i voluta dal «rottamator­e» viennese, il partito ha anche cambiato colore, abbandonan­do il tradiziona­le nero per il turchese, una new entry nell’arcobaleno dei partiti austriaci.

Inoltre, la scritta Oevp è sparita dai manifesti con l’enfant prodige della politica austriaca, sostituita da un semplice «Kurz 2017». Il 51enne Kern è il suo primo rivale in questa «campagna slim fit», come è stata battezzata dalla stampa per gli abiti firmati, con taglio aderente indossati da entrambi i candidati. In difficoltà appare invece Strache.

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