Fiom-Artigiani «Niente lavoro a chi non è con noi»
TRENTO La Fiom Cgil approva un pesante ordine del giorno relativo alla diatriba sul contratto integrativo dei 4500 metalmeccanici artigiani. In primis vuole «mobilitare l’intera confederazione» sul tema. In secondo luogo vuole inserire nel rinnovo dei prossimi contratti aziendali l’esclusione di fornitori artigiani che applichino il contratto firmato con Uilm e Fim Cisl.
Il direttivo della Fiom-Cgil «disapprova la scelta dell’associazione Artigiani di siglare, con altri sindacati, un accordo separato che, pur potendosi applicare solo agli iscritti di tali organizzazioni, rischia di avere ripercussioni e conseguenze pesanti per tutti i lavoratori del settore e di costituire un grave precedente per tutto il mondo del lavoro». «Tale accordo riduce pesantemente le retribuzioni, peggiora immotivatamente i diritti dei lavoratori metalmeccanici artigiani e consegna di fatto alle aziende la totale libertà di disporre degli orari di lavoro».
Il direttivo perciò «dà mandato alla Segreteria di agire in tutte le sedi (giudiziarie, sindacali e politico-istituzionali) per far rispettare il Ccpl siglato unitariamente il 19 settembre 2016, nonché di investire del problema il direttivo della Cgil del Trentino, al fine di mobilitare l’intera Confederazione su un tema tanto cruciale per tutto il mondo del lavoro di questo territorio».
Inoltre la Fiom «impegna la struttura dei funzionari e tutti i delegati Fiom nelle Rsu dell’Industria ad inserire nelle piattaforme di rinnovo dei contratti aziendali la richiesta, sostenendola laddove necessario anche attraverso adeguate azioni di lotta, di adottare precisi vincoli sulle forniture». «Per quanto concerne i fornitori artigiani provinciali che applicano il Ccnl dell’artigianato metalmeccanico, vincoli le aziende ad avvalersi solo di fornitori che applicano il Ccpl unitario di settembre 2016».