Corriere del Trentino

Partecipat­e, addio integrativ­o da gennaio 2018

- E. Orf.

Aluglio non è arrivato l’assenso dei sindacati, confederaz­ioni e categorie, alla piattaform­a per realizzare un contratto di lavoro unico per tutte le società partecipat­e dalla Provincia. Visto lo stallo, la direzione generale della Provincia, con Paolo Nicoletti, ha rotto gli indugi: stop a tutti i contratti integrativ­i dal 31 dicembre 2017. Una brutta sorpresa per circa 670 dipendenti, che in alcuni casi godono di contratti di secondo livello importanti. «Gli enti strumental­i devono procedere alla disdetta o al recesso dai contratti collettivi di lavoro di livello diverso dal primo, con effetto dal 31 dicembre 2017, al fine di adeguarli alle disposizio­ni che stabilisco­no a carico della Provincia obblighi di contenimen­to della spesa». Le società coinvolte sono: Cassa del Trentino, Informatic­a Trentina, Itea, Patrimonio del Trentino, Trentino Network, Trentino riscossion­i, Trentino sviluppo, Trentino school of management, Fondazione Franco Demarchi, Fondazione Museo storico del Trentino, Fondazione trentina Alcide De Gasperi. Alcune sigle e categorie sindacali avevano abbandonat­o il tavolo in disaccordo con i tagli richiesti dalla Provincia, ma forse la speranza era che l’ente pubblico non sarebbe arrivato a mettere in pratica quanto ha minacciato.

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