Medici, figura chiave «Urge competenza»
Iniziativa di Ordine, Provincia e Fbk. La linea di Ioppi: prevenzione
Sarà un modello nazionale la nuova scuola provinciale di formazione di medici di base. Un’iniziativa di Ordine, Provincia e Fbk.
Di 2.890 medici iscritti all’albo dell’Ordine di Trento, sono 344 quelli specializzati in medicina generale, e l’età media è di 59 anni. Nel 2023 mancheranno circa 13.000 medici di medicina generale, così un cittadino su tre potrebbe non avere il medico di fiducia. Una carenza a cui sta cercando di far fronte l’Ordine, grazie ai finanziamenti della Provincia e alla collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler. L’impegno sistemico permette alla Scuola di Formazione specifica in medicina generale di proporsi a come modello nazionale per la preparazione di professionisti che garantiranno alla comunità cure primarie.
Sensibilità al contesto, attitudine solidale e fedeltà alla scienza sono i tre capisaldi che vengono insegnati ai giovani specializzandi; valori alla base della medicina generale, in grado di rendere imprescindibile il rapporto tra paziente e medico di fiducia. Proprio quel legame che i progressi in campo medico e scientifico hanno messo in dubbio. Si è infatti diffuso un interrogativo: è possibile, con l’aiuto della tecnologia — ad esempio con la somministrazione di domande attraverso un’applicazione — sostituire i controlli fisici con visite virtuali da remoto? L’ordine dei medici di Trento, all’unisono, dice «No». «La tecnologia può semmai integrare e facilitare le cure primarie, ma la figura del medico di medicina generale è imprescindibile», spiega Mauro Larcher, direttore della Scuola. La problematica era stata già discussa nel mese di giugno, quando l’Ordine dei medici provinciale era arrivato a produrre la «Dichiarazione di Trento», un documento programmatico e organizzativo che riflette sull’urgenza di rimedi alle mancanze nella medicina generale apportate dal cambiamento dei bisogni di salute della società.
L’impegno sottoscritto ha ricevuto il sostegno della Provincia, che finanziando la scuola di formazione specifica in medicina generale si è collocata controcorrente rispetto «all’imbuto formativo nazionale». Già da quest’anno saranno introdotte borse di studio per giovani trentini, mentre per il corso, che partirà nel 2018, gli ammessi passeranno da 20 a 25. Un ulteriore finanziamento di 2 milioni, in aggiunta a quello nazionale, ogni anno cercherà di incrementare la specializzazione medica. Tra le novità, anche se ancora in fase di definizione, la dottoressa Antonella Graiff ha annunciato un master di secondo livello dedicato alla medicina generale, in collaborazione con Fbk e l’Università di Trento. «Formando medici di base competenti — conclude Marco Ioppi, presidente dell’Ordine — possiamo far passare un messaggio culturale: percorrere la strada della prevenzione porta al progresso, evita l’insorgere di molte malattie e lo spreco di risorse mediche costose e preziose».