Corriere del Trentino

L’abbraccio di Segnana Note calde e notturne

- Di Fabio Nappi

Esce oggi Cwtch, primo singolo tratto dall’ep The Night Has Gone To War, che segna il nuovo esordio artistico di Luigi Segnana, in arte [Lessness].

Il musicista trentino, già apprezzato in progetti importanti come Samle e Casa Del Mirto, ha deciso di fare tutto da solo mettendo al centro del nuovo progetto il suo basso e per la prima volta la propria voce. Il risultato è caldo e avvolgente come un abbraccio, a tratti inquieto e notturno, ma sempre pulsante e alla ricerca di una via di uscita. Cwtch è una parola gallese – spiega Segnana – «che dà un senso di pace e di casa: significa una sorta di abbraccio più profondo che ti fa sentire a casa. Come primo singolo volevo un pezzo che rappresent­asse un fuoco che brucia e indica la strada». L’ep uscirà il 20 ottobre dopo quasi un anno di lavoro in cui [Lessness] si è messo alle spalle un periodo buio per sublimarlo in musica. «La scrittura delle canzoni è stata una sorta di catarsi – spiega l’ex bassista dei Casa Del Mirto - un modo per liberarmi da sensazioni negative e cattivi pensieri cristalliz­zandoli in musica per esorcizzar­li. Le sonorità sono notturne e riflettono un periodo di passaggio della vita di cui ora parlo serenament­e perché l’ho attraversa­to. Il nome del progetto, che ho volutament­e mettere tra parentesi come una cosa passata, significa assenza ed è ispirato dall’omonimo racconto di Samuel Beckett: una novella in metrica e a flusso di coscienza in cui una persona chiusa in mezzo a delle rovine continua a pensare e a stare ferma. [Lessness] vuole essere un monito contro la pigrizia che un po’ mi caratteriz­za».

Cwtch è corredato anche da un video, oggi visibile in esclusiva su Rockerilla!, realizzato dalla regista trentina Cecilia Bozza. «L’idea del videoclip (nella foto) mi è stata ispirata dal racconto La zattera di Stephen King – spiega – e l’ho adattata in un’ambientazi­one bucolica sul lago di Caldonazzo. Dei tre ragazzi protagonis­ti ne rimane solo uno e le atmosfere sono un po’ inquietant­i e un po’ consolator­ie. Con Cecilia mi sono trovato benissimo e con lei ho realizzato anche il video di Where The Night Will Heal Our Pain». Un nuovo inizio di tutto rispetto che restituisc­e a chi già lo aveva apprezzato nei precedenti progetti, un artista più maturo e consapevol­e dei propri mezzi, in primis una voce finora non del tutto espressa a pieno. «Io volevo mettere il basso al centro – conclude [Lessness] – ma in fase di mixaggio mi sono fatto aiutare da un ragazzo americano che invece ha spinto per evidenziar­e la voce. Mi piacerebbe portare live questi pezzi ma per il momento volevo vedere l’accoglienz­a dell’ep in attesa dell’uscita dell’album nel 2018».

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