Sesso con una dodicenne Condanna confermata
Un amore distorto, proibito, difficile da spiegare e da comprendere quello fra un uomo di quarant’anni e una ragazzina di dodici. Un legame per il quale lui era stato condannato a una pena di tre anni e che la Corte d’appello ha confermato.
TRENTO Una vicenda delicata, sconcertante, a tratti inquietante. Un amore distorto, proibito, difficile da spiegare e da comprendere, come può essere quello fra una dodicenne e un uomo di quarant’anni, che per questo legame era stato condannato a una pena di tre anni, che sta scontando agli arresti domiciliari. E che verosimilmente finirà di espiare, in quanto la Corte d’appello di Trento, ieri, ha respinto la richiesta della difesa di una riduzione della pena.
L’uomo, difeso dall’avvocato Andrea de Bertolini, era stato arrestato nell’aprile dello scorso anno per atti sessuali con una minorenne, l’amica del figlio e vicina di casa. La conosceva da tempo perché la madre di lei, costretta ad assentarsi per motivi di lavoro, gli affidava la figlia che era solita fare i compiti con il figlio del quarantenne, di cui era molto amica. Così era nato il rapporto fra i due, che aveva condotto l’uomo davanti al giudice.
Condannandolo a una pena di tre anni di reclusione, il gup Francesco Forlenza aveva riconosciuto però la lievità del fatto, in quanto non ci sarebbe stata costrizione, la relazione sarebbe stata consensuale per quanto possa esserlo quella tra una dodicenne e un uomo di quaranta. Il giudice l’aveva anche assolto dall’accusa di produzione di materiale pedopornografico.
La richiesta della difesa di una riduzione della pena, tuttavia, è stata respinta ieri dalla Corte d’appello, che ha confermato la condanna a tre anni (non ancora definitiva) che l’uomo sta scontando agli arresti domiciliari dopo aver trascorso sette mesi in carcere. La ragazza e la madre si erano costituite parte civile attraverso l’avvocato Chiara Pontalti.