Panizza: «Patto Pd-Upt? Loro nazionali, noi territoriali»
Gilmozzi: «È il tentativo di stringere ulteriormente un rapporto, proprio come fa il Patt con l’Svp»
TRENTO «Pd e Upt rappresenteranno la gamba nazionale della coalizione, il Patt e l’Svp quella territoriale». Franco Panizza guarda con favore all’accordo che Partito democratico e Unione per il Trentino si accingono a sottoscrivere in vista delle elezioni Politiche, prima, e di quelle Provinciali, dopo.
Il documento che definirà i contorni di questa collaborazione è attualmente sul tavolo del segretario dell’Upt Tiziano Mellarini, che nelle prossime ore dovrebbe consegnarlo al collega democratico Italo Gilmozzi il quale, a sua volta, lo porterà all’attenzione del coordinamento del partito convocato per la prossima settimana. Stessa cosa farà Mellarini con l’organo del suo partito la settimana successiva.
«Si tratta del tentativo di stringere ulteriormente un rapporto» spiega Gilmozzi. Un’iniziativa che parte dal Pd stesso, il quale aveva deliberato nel corso dell’assemblea di muovere qualche passo in direzione dell’Upt per sondare il terreno «anche nell’ottica di una maggior territorialità», sottolinea il segretario dei democratici ricordando così il percorso avviato dal partito. «Si tratta di un avvicinamento che all’interno del Pd risulta quindi condiviso e che stiamo cercando di sviluppare in prossimità delle elezioni Politiche» aggiunge Gilmozzi, chiarendo poi con forza che «non c’è alcuna intenzione di escludere il Patt». «Questa coalizione conta infatti sull’area di centrosinistra rappresentata da Pd e Upt e su quella autonomista, vale a dire il Patt — prosegue — Noi intensifichiamo i rapporti con l’Upt come il Patt fa con l’Svp: non c’è l’intenzione di indebolire nessuno ma solo la volontà di rafforzare la maggioranza». Un processo che, in un secondo momento, potrebbe portare all’apertura dell’area ai civici.
«Sono d’accordo con Gilmozzi» replica Panizza. «Noi curiamo l’area autonomista insieme all’Svp, mentre l’Upt cerca un riferimento nazionale e in questo momento il Pd rappresenta la forza più vicina e sintonica» continua il senatore.
Se il patto tra Pd e Upt si concretizzasse, «verrebbero definite chiaramente le due gambe della coalizione», vale a dire quella di centrosinistra e quella autonomista. Parlare di accordi precisi in vista delle Politiche però è prematuro: «C’è un ragionamento sul proporzionale da fare e vedo che Dellai sta cercando un accordo con il centro o l’area di Pisapia, che spero riesca a trovare».
Il segretario dem «Nessuna intenzione di escludere gli autonomisti dal progetto di governo»