I verdi: il referendum va rispettato Bianchi: l’ente camerale resti fuori
Dello Sbarba: si rinunci alla possibilità di allungare la pista
BOLZANO «Chiediamo alla Provincia di rispettare l’esito del referendum, nel quale gli altoatesini avevano bocciato non solo il finanziamento pubblico dell’aeroporto, ma anche e soprattutto il piano di sviluppo incentrato sull’allungamento della pista». Il consigliere provinciale dei verdi, Riccardo Dello Sbarba, è preoccupato dall’ipotesi che «possa venire aggirata la volontà popolare espressa nel referendum». Dello Sbarba ricorda, al riguardo, che formalmente esiste ancora la possibilità di allungare la pista, nonostante l’esito del referendum, visto che la Provincia aveva all’epoca modificato d’ufficio il Puc del comune di Laives, proprio per permettere un eventuale ampliamento della pista. «Sulla carta, quindi, l’allungamento è ancora possibile e questo ci preoccupa. Chiediamo quindi — aggiunge Dello Sbarba — che la giunta provinciale approvi una modifica del Puc di Laives in modo da eliminare la possibilità di allungare la pista dell’aeroporto». Meno preoccupato il sindaco del Comune di Laives, Christian Bianchi, che spiega: «Con il referendum è stato comunque bocciato un progetto di rilancio che intendeva far aumentare in maniera eccessiva il traffico aereo, arrivando ad oltre cinquanta voli al giorno con grandi aerei tipo Boeing. Contro quel progetto ci fu un’insurrezione popolare e credo quindi che quel capitolo sia chiuso. Ma non sono invece contrario, e non lo sono mai stato — aggiunge il sindaco di Laives — ad un traffico moderato, con uno o due voli per Roma, come accadeva in passato. Fermo restando che, evidentemente, non c’era mercato se le varie compagnie aree che si sono succedute hanno poi rinunciato o sono fallite».
Bianchi, infine, critica la manifestazione d’interesse manifestata dalla Camera di commercio: «Pur essendo formalmente privato, l’ente camerale è sostenuto da soldi pubblici e quindi dovrebbe astenersi dal partecipare».