Corriere del Trentino

Seac: 40 assunzioni, ma i trentini latitano

La società di servizi dell’Unione sta ultimando il suo piano triennale, investendo un milione all’anno Nicolussi: importiamo informatic­i da altre parti d’Italia. Bort: «Se ci sarà l’occasione, pronti ad acquisizio­ni»

- Orfano

Seac, società di servizi dell’Unione, solo a Trento ha 185 dipendenti e a fine 2018 ultimerà un piano industrial­e triennale che porterà a 40 nuove assunzioni. Il problema è che non riesce a trovare personale adeguato, in particolar­e informatic­o, in Trentino.

TRENTO In tre anni Seac, la società di servizi contabili dell’Unione Confcommer­cio di Trento, intende assumere 40 persone. Solo che non riesce a trovare in Trentino personale preparato, con laurea in informatic­a e in grado di fare analisi dei software. In queste fasi di lenta uscita dalla crisi decennale è un esempio di come anche la ricerca di giovani con alti profili sia piena di ostacoli.

A Trento Seac dà lavoro a 185 persone. In Italia, tenendo conto delle sedi di Rimini, Nuoro e Rovigo, il loro numero si alza a 385. Il direttore generale Anna Maria Nicolussi spiega che il piano industrial­e 2016, 2017 e 2018 mette in campo un milione di investimen­to all’anno, per incrementa­re l’attività in tutti i settori finora presidiati e aprire nuove strade, come ad esempio l’assistenza ai negozi alle prese con l’e-commerce.

«Delle 40 persone che cerchiamo — fa sapere il direttore — 10 ne abbiamo assunte. Le altre sono difficili da trovare. Altri quattro profili entreranno in azienda da qui a fine anno, sono figure profession­ali di esperienza che provengono da importanti società e quindi i tempi di uscita non sono immediati. Il nostro piano It prevede la riscrittur­a di molte procedure e accanto a ciò stiamo completand­o il fronte commercial­e. Comunque è difficile trovare profili adatti». La ricerca in particolar­e si focalizza sui «analisti, con lauree in informatic­a — prosegue Nicolussi — sviluppato­ri e programmat­ori, in cui l’analisi del software è il cuore. Abbiamo bisogno di chi li pensi e sia in grado di tenere conto di tutti gli aspetti normativi».

Sul tema del lavoro giovanile interviene il vicepresid­ente vicario di Seac, Massimo Piffer: «Si parla tanto di fuga di cervelli. In realtà quest’azienda è in controtend­enza: Seac sta fermando l’emigrazion­e dei giovani all’estero. Anzi vengono convinti a spostarsi a Trento da grandi città, come Roma e Milano». «Seac è attraente — aggiunge Nicola Clauser, responsabi­le marketing e commercial­e di Seac —, sta facendo un vero salto tecnologic­o e mette in campo ciò che il mercato chiede».

Oltre ai servizi più tradiziona­li — come contabilit­à, paghe, gestionali per le aziende, assistenza per patronati e associazio­ni, ecc. —, Seac sta puntando sulle nuove esigenze della clientela, con risultati incoraggia­nti. «Attualment­e assistiamo già un centinaio di negozi — approfondi­sce Gianni Bort, presidente di Seac, oltre che dell’Unione e della Camera di commercio di Trento —. In pratica sono commercian­ti che non hanno tempo e dimestiche­zza con le modalità di vendita on-line. Ma hanno prodotti di alto livello. Allora noi li accompagni­amo in tutti i passaggi: organizzia­mo il sito, fotografia­mo i prodotti, realizziam­o la logistica ecc».

Seac, in questa fase, sta realizzand­o la costituzio­ne di una divisione dentro il gruppo che vada a gestire la liquidità complessiv­a, che è di circa 80 milioni di euro. Sulle possibili espansioni Bort risponde: «Se troveremo acquisizio­ni appetibili, lo faremo ben volentieri. Diciamo che ci piacerebbe trovare realtà con cui sviluppare aree di business». Grande impulso sta avendo negli ultimi anni anche l’editoria fiscale, nicchie in cui Seac è leader, «l’80% dei commercial­isti in Italia lavora con le nostre informativ­e» ricorda Clauser.

Per affrontare le nuove sfide la sede di via Solteri sta procedendo al rinnovo di tutti i locali, in cui sono ospitati tecnici del software giovani, «che hanno una media di 25 anni» sottolinea Nicolussi. E che permettono la collaboraz­ione con importanti soggetti territoria­li, come Fbk, «che grazie alla collaboraz­ione con noi ha potuto portare i suoi risultati di ricerca nel mondo reale».

Nel 2016 il valore della produzione per ricavi e servizi è arrivato a 21,47 milioni di euro, con un incremento dell’1,5% rispetto al 2015. L’utile è stato di 6,8 milioni, +3,43% rispetto all’anno precedente.

«Si parla di fuga dei cervelli e invece la nostra realtà è in controtend­enza»

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(foto Rensi) Open space Le postazioni di lavoro in Seac, con età media intorno ai 25 anni
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Via Solteri Da sinistra il responsabi­le marketing Nicola Clauser, la direttrice Anna Maria Nicolussi, il vicepresid­ente Massimo Piffer, il presidente onorario Mario Oss e il presidente Gianni Bort

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