Corriere del Trentino

Il Pd rivendica la leadership della Provincia

Ieri la sessione di incontri, 130 partecipan­ti. Gilmozzi: «L’inizio del lavoro che ci porterà ad aprile»

- Stefano Voltolini

TRENTO «Io non accetto l’equazione che mandiamo i parlamenta­ri a Roma e lasciamo che i partiti territoria­li governino il Trentino». Il Partito democratic­o del Trentino rivendica la leadership della coalizione e la guida della Provincia. Una pretesa avanzata con fermezza dal vicepresid­ente della Provincia Alessandro Olivi durante la sessione di incontri organizzat­a dal partito e svoltasi ieri all’hotel Adige di Mattarello. «Prima dell’estate fare il punto — aggiunge Olivi — evitando che siano i partiti a tavolino a scegliere le leadership».

Nei tavoli è stato «ribadito» il no al completame­nto dell’autostrada Valdastico, in un momento in cui il progetto sembra aver ripreso l’iter a livello nazionale. L’interramen­to della ferrovia a Trento, sfruttando la nuova circonvall­azione del capoluogo prevista con la linea Tav-Tac. Il contestual­e no alla variante ferroviari­a di Rovereto «per i rischi di tipo idrogeolog­ico e ambientale che comportere­bbe l’opera così come ipotizzata nel primo progetto di fattibilit­à». E ancora il treno Rovereto-Riva, quello per Feltre, la funicolare Trento-Povo, la valutazion­e di sostenibil­ità economica per la funivia del monte Bondone.

Soddisfatt­o il segretario Italo Gilmozzi per i 130 presenti. «È l’inizio del lavoro che ci porterà all’appuntamen­to di aprile. In tempi di difficoltà per i partiti quest’affluenza è un elemento positivo e non scontato». Sottolinea­ndo la buona partecipaz­ione, Gilmozzi prova a smarcarsi dai veri nodi per la coalizione di centrosini­stra autonomist­a: le candidatur­e — prima di tutto per le elezioni politiche — e il rapporto con gli alleati. Il dialogo con l’Upt per serrare le fila e contare più del Patt è in corso. «In un paio di settimane - aggiunge il segretario contiamo di arrivare a un documento unico sui percorsi comuni, a partire da quelli per le nazionali».

Intanto i democratic­i hanno dato avvio al lavoro sul programma. Riguardo al settore primario, la commission­e competente ritiene «fondamenta­le favorire e incentivar­e il processo culturale verso un’agricoltur­a sostenibil­e, per la realizzazi­one della quale il metodo biologico costituisc­e uno strumento formidabil­e». In tema economico, la relativa commission­e ravvisa il fatto che per le mutate condizioni struttural­i «la Provincia da motore primo dello sviluppo economico locale rischia di diventare un possibile freno allo sviluppo», sia per il calo di spesa pubblica e quindi di investimen­ti che per i meccanismi burocratic­i. «Piazza Dante – si sollecita - dovrebbe agire per migliorare l’attuale scarsa cultura managerial­e presente in Trentino».

In ambito culturale la commission­e insiste su «una maggiore collaboraz­ione tra i musei provincial­i in vista anche della presenza del cda unico (un punto osteggiato dagli alleati, ndr)» e su «un legame più forte tra città e valli nell’offerta culturale».

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Partecipat­i Uno dei tavoli organizzat­i ieri all’hotel Adige di Mattarello (Foto Rensi)

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