Corriere del Trentino

Fedrigoni, tagli alle commesse

Meno ordini di banconote. Stop ai tempi determinat­i

- E. Orf.

Il gruppo Fedrigoni starebbe affrontand­o una fase di difficoltà a causa di un abbassamen­to delle commesse dei prodotti cartacei.

Il problema nasce innanzitut­to da Fabriano, ma è in espansione, come fa sapere Paolo Pierantoni, segretario generale della Uilcom Umbria. «Al momento a livello di gruppo sono state bloccati tutti i contratti a tempo determinat­o e inoltre si stanno smaltendo tutte le ferie. C’è infatti un problema di commesse: ci risulta che sia venuta a mancare un importante ordine per la produzione di banconote extra Ue. Inoltre la stessa Bce ha scelto di concentrar­e metà della produzione di banconote in Francia, ciò significa che in tutta Europa non ci saranno aste per il 100% della produzione di euro, ma solo per il 50%. Ci aspettiamo — aggiunge il sindacalis­ta — che il governator­e Mario Draghi faccia qualcosa per l’Italia».

Nel 2016 il gruppo Fedrigoni ha superato, per la prima volta, il miliardo di euro di fatturato. In particolar­e il segmento «Carta e Sicurezza» ha registrato un incremento dei ricavi del 7,7 per cento passando da 680,5 milioni di euro del 2015 a 732,7 milioni di euro del 2016.

«In questa fase — dice il segretario della Uiltec trentina Alan Tancredi — stiamo discutendo per il contratto di secondo livello. Certo che se invece subentrano simili problemi allora le cose si mettono diversamen­te. In Trentino Fedrigoni dà lavoro a oltre 500 dipendenti: questo tipo di scenari ci mettono in allarme. Ne parleremo di sicuro nel prossimo appuntamen­to, l’incontro di gruppo del 5 ottobre».

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Carta Logistica in uno stabilimen­to del gruppo Fedrigoni

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