Corriere del Trentino

Le onde gravitazio­nali «Nobel un po’ nostro»

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«Sentiamo anche un po’ nostro questo premio». È soddisfatt­o il professor Giovanni Prodi del Dipartimen­to di Fisica dell’università di Trento per il Nobel a Kip Thorne e Rainer Weiss per la scoperta sulle onde gravitazio­nali.

TRENTO Le onde gravitazio­nali conquistan­o il Nobel. È arrivato ieri l’annuncio dell’Accademia svedese delle scienze che ha conferito il massimo riconoscim­ento scientific­o ai tre fisici americani Rainer Weiss del Massachuse­tts Institute of Technology, Kip Thorne e Barry Barish del California Institute of Technology «per il contributo decisivo al rilevatore Ligo e all’osservazio­ne delle onde gravitazio­nali». Un successo che è anche un po’ trentino.

«Sentiamo un po’ anche nostro questo premio Nobel. Siamo davvero soddisfatt­i del riconoscim­ento che è stato dato in particolar­e a Rainer Weiss, fondatore di Virgo, e a Kip Thorne, teorico della conoscenza sui buchi neri» commenta Giovanni Prodi, del Dipartimen­to di Fisica e coordinato­re del gruppo PadovaTren­to. «Nell’annuncio dell’assegnazio­ne del Nobel — spiega — lo speaker ha menzionato la collaboraz­ione Ligo-Virgo. Un’impresa che vede Trento impegnata dal 2007. Abbiamo avuto un ruolo attivo il 15 settembre 2015 proprio nel riconoscim­ento e nell’interpreta­zione dei primi segnali che hanno sbalordito il mondo. Oggi siamo ancora impegnati nel completame­nto della rete di osservator­io globale. Abbiamo accumulato osservazio­ni di interesse scientific­o rilevante, che potranno portare a breve a nuove scoperte nell’ambito di quella che viene definita l’astronomia “multimessa­ggera”. L’astronomia che si fonda sull’osservazio­ne congiunta tra onde gravitazio­nali, luce e onde elettromag­netiche, e lo studio dei a raggi cosmici di alte energie». «Trento è solidament­e introdotta in questa collaboraz­ione mondiale» aggiunge Lorenzo Pavesi, direttore del Dipartimen­to di Fisica. «E in futuro l’interesse è destinato a crescere dato che il Dipartimen­to ha di recente investito nel reclutamen­to di un ricercator­e di Caltech – Antonio Perreca chiamato per sviluppare a Trento i rivelatori della prossima generazion­e di interferom­etri di onde gravitazio­nali – e sta formando un gruppo sinergico con le competenze teoriche in simulazion­i di onde emesse da stelle di neutroni con il gruppo del professor Bruno Giacomazzo». Kip Thorne e Rainer Weiss furono ospiti a Trento nel 2001 al meeting Esa e Nasa.

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