Menghini garante detenuti
Ieri la nomina. Fugatti non partecipa: «Inutile»
TRENTO Il lungo lavoro di Mattia Civico (Pd) prima dell’aula ha portato i suoi frutti: la prima garante dei detenuti del Trentino è stata nominata ieri con 26 voti favorevoli e solo 3 schede (la votazione è a scrutinio segreto) nulle. È, come previsto, Antonia Menghini, docente di Diritto penale dell’università di Trento, trentina, autrice di testi sullo spazio detentivo, il recupero dei detenuti, la dignità e l’umanità della pena.
Arriva così a compimento la tormentata legge istitutiva di questa nuova figura. Maurizio Fugatti (Lega) ha motivato la propria scelta di non partecipare al voto a prescindere dalle capacità della persona proposta, perché a suo avviso «questa figura oggi non è necessaria».
Rodolfo Borga (Civica Trentina), annunciando voto favorevole, ha auspicato che le funzioni di garante siano svolte da una persona che risponda al Consiglio e sia espressione del territorio. Questo per permettere all’assemblea legislativa di controllarne l’operato. Dando per presupposte le competenze tecniche, Borga ha evidenziato l’esigenza che il garante abbia doti di riservatezza, di equilibrio e senso di responsabilità e non sia il difensore dei detenuti». Questa persona dovrà dare un contributo alla gestione della struttura a vantaggio di tutti coloro che vivono nel carcere.