Corriere del Trentino

Vertenza Sait, alta tensione Dorigatti: si torni a trattare

Caramelle: «Ci sono 127 esuberi, ma il consorzio esternaliz­za». Dorigatti: riapriamo il tavolo

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In Consiglio provincial­e ieri i cassintegr­ati del Sait hanno presentato la loro situazione paradossal­e: 127 esuberi dichiarati e aumento delle esternaliz­zazioni. Dorigatti si è impegnato per riaprire il tavolo.

TRENTO I lavoratori cassintegr­ati di Sait la chiamano ormai «operazione verità», cioè la richiesta di avere massima trasparenz­a sui 127 esuberi programmat­i dal consorzio e sul ricorso alle esternaliz­zazioni. Una richiesta che ieri, insieme a Filcams del Trentino, questi dipendenti hanno portato all’attenzione del Consiglio provincial­e, incontrand­o il presidente del Consiglio Bruno Dorigatti e i rappresent­anti di tutti i gruppi consiliari. Assenti gli assessori, sia Alessandro Olivi che Tiziano Mellarini.

«Apprendiam­o dai lavoratori che mentre i dipendenti vengono messi in cassa il consorzio aumenta il numero di lavoratori esternaliz­zati che svolgono servizi in magazzino — ha detto il segretario Filcams Roland Caramelle —. Abbiamo chiesto più volte dati precisi, ma non c’è mai stata data risposta. Abbiamo il dubbio che si stia procedendo ad un’operazione di sostituzio­ne di manodopera e, non a caso, abbiamo chiesto l’intervento del Servizio Ispettivo della Provincia». A sostegno della vertenza Sait è intervenut­o anche il segretario della Cgil Franco Ianeselli: «Sait non è un’azienda qualsiasi. Ha una storia e si riconosce in precisi valori condivisi dalla nostra comunità, per questo ci saremmo aspettati un di più di responsabi­lità sociale e di trasparenz­a da parte del consorzio. L’appello è anche alle istituzion­i, perché per la loro competenze, facciano sentire questa pressione».

Il presidente del Consiglio Dorigatti insieme a consiglier­i di maggioranz­a e opposizion­e ha ascoltato con attenzione i sindacati; nei loro interventi non hanno nascosto il ramma- rico e l’amarezza per il comportame­nto poco chiaro di Sait e per la sorte dei lavoratori. Tutti hanno concordato, con sfumature diverse, di intervenir­e in maniera compatta per trovare una via d’uscita. Dunque è arrivata la proposta di sintesi della presidenza sulla necessità di riaprire un tavolo di confronto tra azienda e sindacati, che veda anche il coinvolgim­ento della politica.

Ieri intanto la Uil ha diffuso i dati sulla cassa integrazio­ne fra gennaio e agosto: +5,7% rispetto all’analogo periodo 2016, mentre in Italia il calo è del 41%. Per il segretario Uil Walter Alotti il Sait pesa.

Ianeselli «Dall‘azienda ci saremmo aspettati una maggiore responsabi­lità sociale»

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L’incontro I cassintegr­ati del Sait ieri con i consiglier­i provincial­i

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