Corriere del Trentino

«Ridurre le carreggiat­e Il 60% dei cittadini ha abbandonat­o l’auto»

- Mar.Mo

TRENTO Sharing, smart, green e car-free. Gli inglesismi della mobilità sostenibil­e stanno, a poco a poco, entrando nel parlato e nella prassi di amministra­zioni urbane e cittadini. Le nuove — si fa per dire — frontiere dello spostament­o in città sono bici, bus e gambe; un passo indietro rispetto all’automobile, che ha congestion­ato le strade e inquinato l’aria, con ripercussi­oni sulla qualità della vita. A Bolzano, quella che per tante città è una novità, è prassi già dai primi anni del nuovo millennio. Ivan Moroder, direttore dell’ufficio mobilità di Bolzano, ha portato avanti una battaglia a favore della bicicletta e dei mezzi pubblici. E spiega che «il primo passo in direzione di una mobilità più sostenibil­e si fa potenziand­o la rete di piste ciclabili e marciapied­i, togliendo spazio alla careggiata».

Quali sono stati i risultati del cambiament­o, a Bolzano?

«Dal 1998 la città ha scelto un orientamen­to più sostenibil­e, investendo un milione di euro all’anno per il potenziame­nto della rete. Ad oggi, i risultati si vedono: circa il 60% della popolazion­e utilizza mezzi alternativ­i all’automobile (il 30% la bici, il 30% si sposta a piedi o coi mezzi pubblici). È stato un processo lungo e, certo, talvolta osteggiato, ma è grazie all’impegno collettivo che oggi i parcheggi per le automobili sono stati soppiantat­i da quelli per le biciclette».

Chi è stato difficile convincere ad abbandonar­e l’auto?

«Le persone comprese tra i 30 e i 50 anni. Ma stanno cambiando mentalità anche loro: con la bici si arriva ormai anche in zona produttiva, grazie a strutture molto sicure che dividono il flusso ciclabile da quello veicolare. I giovani faranno la differenza in futuro, perché gli è stata insegnata a scuola l’importanza della mobilità sostenibil­e».

Il 2 ottobre, al Polo Mecca- tronica, Marchionne si è detto contrario all’auto elettrica (Corriere del Trentino di martedì). Secondo lei, invece, è una valida alternativ­a all’automobile tradiziona­le?

«È sicurament­e preferibil­e all’auto tradiziona­le; ma credo che la direzione da seguire sia quella libera dall’ingombro delle automobili, che congestion­ano il traffico delle città».

Meno volumi per una città più vivibile.

«Esatto. Dimezzando il numero dei parcheggi e aumentando le rastrellie­re; riducendo la larghezza della carreggiat­a e rendendone alcune percorribi­li dai soli bus; introducen­do sistemi di bike sharing e migliorand­o le ciclabili».

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