A22 bloccata dai tir L’Svp: inaccettabile Vertice in prefettura
Costa: inopportuno. L’Apa: 37 milioni di danni
BOLZANO All’indomani del caos che ha bloccato per l’intera giornata l’A22 a causa del blocco dei tir al Brennero imposto dall’Austria in occasione di una festività nazionale in Germania, la Prefettura ha convocato per i prossimi giorni una riunione con i rappresentanti di A22 e della polizia stradale. Obiettivo: «Individuare ogni iniziativa o misura operativa per assicurare l’attuazione dei dispositivi di prevenzione adottati, come di consueto, mediante apposita ordinanza di divieto di circolazione lungo il tratto di competenza della A22, di cui è stata assicurata, nella circostanza, adeguata diffusione e pubblicità in modo da evitare ulteriori criticità, prontamente fronteggiate con un notevole dispiegamento di pattuglie della polizia stradale per regolare e decongestionare il traffico autostradale» scrivono dalla prefettura.
La decisione è arrivata nell’ambito della riunione periodica che si tiene a Palazzo Ducale con i rappresentanti delle forze di polizia della provincia interessate a garantire la sicurezza stradale. «Il comportamento dell’Austria è stato assolutamente inopportuno, poiché per gestire il traffico sul proprio territorio ha disposto un blocco del traffico che ha sì mantenuto l’ordine oltralpe, ma ha creato grossi problemi in Alto Adige alle persone che dovevano spostarsi lungo l’A22» ha commentato Carlo Costa, direttore generale della società autostradale.
La società, insieme con la polizia stradale guidata dal dirigente Giancarlo Conte, ha dovuto gestire un transito di 9.500 veicoli, pari a circa il 50% in più del volume del traffico registrato normalmente sull’asse autostradale, che hanno provocato il formarsi di una colonna di oltre 100 chilometri in direzione nord fra Vipiteno e Egna. Mercoledì oltre 5.000 autisti hanno dovuto trascorrere l’intera giornata sull’A22 nel proprio camion, in attesa che la coda si risolvesse. La prima a alzarsi, già mercoledì mattina, è stata la voce del presidente della Camera di Commercio di Bolzano Michl Ebner, presto corroborato nella giornata di ieri dall’ala economica della Svp.
«I blocchi e i contingentamenti non sono soluzioni bensì provocano problemi e scaricano il problema sulle regioni vicine in un modo che non riteniamo accettabile. I divieti non riducono il traffico, producono solo caos» attacca il portavoce dell’ala economica della Stella Alpina Josef Tschöll, che suggerisce invece «una ripartizione del traffico nell’arco delle giornate e delle nottate» per minimizzare l’impatto complessivo.
Sul problema hanno puntato l’attenzione ieri anche gli artigiani. Elmar Morandell, presidente dei trasportatori di merci dell’Apa, ha rimarcato la critica totale degli artigiani nei confronti di questa «misura unilaterale da parte del Tirolo. Il danno economico è enorme, si parla di circa 37 milioni di euro. Il concetto di regione europea viene sempre lodato, ma dov’è l’Euregio in questi momenti?». La proposta dell’Apa prevede di evitare accessi programmati, di sospendere il doppio pedaggio notturno dal Brennero a Innsbruck nei festivi e di non introdurre alcun divieto di transito speciale in Austria quando in Germania si celebra una festività. «Solo così sarà possibile evitare code, si riusciranno a tutelare l’ambiente e la popolazione dell’intero asse del Brennero e si scongiureranno ulteriori perdite economiche» conclude Morandell.