Corriere del Trentino

A22 bloccata dai tir L’Svp: inaccettab­ile Vertice in prefettura

Costa: inopportun­o. L’Apa: 37 milioni di danni

- Silvia Fabbi

BOLZANO All’indomani del caos che ha bloccato per l’intera giornata l’A22 a causa del blocco dei tir al Brennero imposto dall’Austria in occasione di una festività nazionale in Germania, la Prefettura ha convocato per i prossimi giorni una riunione con i rappresent­anti di A22 e della polizia stradale. Obiettivo: «Individuar­e ogni iniziativa o misura operativa per assicurare l’attuazione dei dispositiv­i di prevenzion­e adottati, come di consueto, mediante apposita ordinanza di divieto di circolazio­ne lungo il tratto di competenza della A22, di cui è stata assicurata, nella circostanz­a, adeguata diffusione e pubblicità in modo da evitare ulteriori criticità, prontament­e fronteggia­te con un notevole dispiegame­nto di pattuglie della polizia stradale per regolare e decongesti­onare il traffico autostrada­le» scrivono dalla prefettura.

La decisione è arrivata nell’ambito della riunione periodica che si tiene a Palazzo Ducale con i rappresent­anti delle forze di polizia della provincia interessat­e a garantire la sicurezza stradale. «Il comportame­nto dell’Austria è stato assolutame­nte inopportun­o, poiché per gestire il traffico sul proprio territorio ha disposto un blocco del traffico che ha sì mantenuto l’ordine oltralpe, ma ha creato grossi problemi in Alto Adige alle persone che dovevano spostarsi lungo l’A22» ha commentato Carlo Costa, direttore generale della società autostrada­le.

La società, insieme con la polizia stradale guidata dal dirigente Giancarlo Conte, ha dovuto gestire un transito di 9.500 veicoli, pari a circa il 50% in più del volume del traffico registrato normalment­e sull’asse autostrada­le, che hanno provocato il formarsi di una colonna di oltre 100 chilometri in direzione nord fra Vipiteno e Egna. Mercoledì oltre 5.000 autisti hanno dovuto trascorrer­e l’intera giornata sull’A22 nel proprio camion, in attesa che la coda si risolvesse. La prima a alzarsi, già mercoledì mattina, è stata la voce del presidente della Camera di Commercio di Bolzano Michl Ebner, presto corroborat­o nella giornata di ieri dall’ala economica della Svp.

«I blocchi e i contingent­amenti non sono soluzioni bensì provocano problemi e scaricano il problema sulle regioni vicine in un modo che non riteniamo accettabil­e. I divieti non riducono il traffico, producono solo caos» attacca il portavoce dell’ala economica della Stella Alpina Josef Tschöll, che suggerisce invece «una ripartizio­ne del traffico nell’arco delle giornate e delle nottate» per minimizzar­e l’impatto complessiv­o.

Sul problema hanno puntato l’attenzione ieri anche gli artigiani. Elmar Morandell, presidente dei trasportat­ori di merci dell’Apa, ha rimarcato la critica totale degli artigiani nei confronti di questa «misura unilateral­e da parte del Tirolo. Il danno economico è enorme, si parla di circa 37 milioni di euro. Il concetto di regione europea viene sempre lodato, ma dov’è l’Euregio in questi momenti?». La proposta dell’Apa prevede di evitare accessi programmat­i, di sospendere il doppio pedaggio notturno dal Brennero a Innsbruck nei festivi e di non introdurre alcun divieto di transito speciale in Austria quando in Germania si celebra una festività. «Solo così sarà possibile evitare code, si riuscirann­o a tutelare l’ambiente e la popolazion­e dell’intero asse del Brennero e si scongiurer­anno ulteriori perdite economiche» conclude Morandell.

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(Foto Klotz/Rensi) Traffico I mezzi pesanti e le auto incolonnat­i nella giornata di mercoledì mentre cercavano di procedere verso il valico
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Critici Carlo Costa e, sotto, Elmar Morandell

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