Concessione, c’è ottimismo Pardatscher: incontro positivo
Il senatore Zeller: «L’ultima occasione disponibile»
BOLZANO «Ho appreso degli esiti dell’incontro della delegazione regionale con il premier Paolo Gentiloni in forma indiretta, leggendo i giornali. Da quanto ho potuto intendere mi sembra che l’incontro abbia avuto esito positivo. Lo trovo indubbiamente un fatto positivo». Così l’amministratore delegato di Autobrennero Walter Pardatscher ha commentato ieri l’esito del vertice romano guidato dai presidenti delle Province di Trento e Bolzano avente per oggetto la richiesta di rassicurazioni — puntualmente arrivate da parte del premier — rispetto a una rapida conclusione della partita per l’affidamento della concessione trentennale dell’A22 a una società in-house, vale a dire interamente partecipata da soci pubblici (le due Province autonome e la Regione), che avranno anche il compito di esercitare il «controllo analogo» sull’attività della società. Essendo il momento delicato — «Non esultiamo finché la partita non sarà davvero chiusa» ha sottolineato mercoledì all’uscita dall’incontro il deputato Daniel Alfreider — ed essendo parte direttamente in causa dell’intero processo, Pardatscher si ferma qui con le considerazioni.
Di più dice il senatore Karl Zeller, presidente del Gruppo Autonomie che ieri insieme al collega della Stella Alpina si è confrontato con il premier su concessione A22 ma anche su gestione di lupi e orsi e politiche migratorie. «La statuizione di quanto sinora elaborato in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture potrà essere inserito nel testo della legge finanziaria in forma di un articolo da parte del Governo stesso, oppure in forma di emendamento proposto da noi. La forma con cui questo avverrà per me non rileva. Al contrario mi interessa invece che sfruttiamo l’ultima occasione disponibile affinché nel testo del documento che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale sia contenuto il quadro normativo che ci consenta di procedere con i passi mancanti a completare un processo iniziato già molto tempo fa» ha chiarito Zeller. Dal punto di vista pratico seguiranno ora incontri tecnici al Mit per stabilire nei dettagli i passi formali necessari a far diventare realtà l’affidamento in-house della concessione, che allo Stato — in qualità di ente concessionario — frutterà complessivamente 1,4 miliardi di euro di cui 600 milioni subito appena assegnata la concessione. Un altro passo riguarda invece l’esigenza di liquidare i soci privati, che ancora detengono tuttora una percentuale della società inferiore al 17%, pari a una somma fra i 150 e i 200 milioni di euro.
Modalità poco rilevanti Non ha importanza se sarà il governo a inserire un articolo nella legge di stabilità oppure se lo faremo noi con un emendamento: ora conta chiudere