Se i giardini del Trentino diventano ritratti da vivere
Sarà presentato oggi «En plein air», lavoro di Mirandola e Serio. Tanti gli itinerari da scoprire
Fare un giro per i giardini della nostra provincia, e magari quando piove o fa freddo, poterlo fare senza uscire di casa. Solo con la fantasia e un buon libro. Con un’accortezza da tenere a mente perché «il primo pomeriggio è il momento migliore della giornata per recarsi in un giardino a raccogliere ombre. Il gioco non prevede ostacoli particolari, se non la calura o l’improvviso mutare delle condizioni meteorologiche. Basta una nuvola, infatti, a cancellare i disegni delle ombre. Basta un po’ di vento, invece, per farle muovere come se danzassero».
Lasciamoci catturare, e avviciniamo i bambini alla magia dei testi e alle splendide immagini: viene naturale se il libro fa parte di Pippo (Piccola pinacoteca portatile) ed è una collana dedicata all’arte, edita con l’accuratezza di Topipittori.
Si intitola En plein air. All’aria aperta per osservare, conoscere e disegnare i giardini storici del Trentino e gli spazi verdi vicino a casa tua di Giulia Mirandola e Andrea Serio (con la collaborazione di Lia Camerlengo, Roberta Opassi e Alessandro Pasetti Medin) il libro che sarà presentato oggi alle 17 a Villa Mersi, Villazzano di Trento. Introduce Franco Marzatico, soprintendente per i beni culturali, intervengono gli autori e l’editore. Seguirà una visita guidata al giardino della villa con Sara Tamanini.
Tutto prende origine dal censimento e dalla catalogazione dei parchi e dei giardini storici del territorio promossa dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento. Nel 2016, la ricerca è poi confluita in un doppio volume dal titolo Parchi e giardini storici del Trentino: tra arte, natura e memoria.
La varietà e ricchezza degli elementi architettonici e vegetali – fontane, padiglioni, serre, sentieri e viali, tempietti e statue, alberi e piante di diversa tipologia e origine – rendono questo tema affascinante e pieno di stimoli anche per i giovani visitatori. Da questa consapevolezza prendono spunto i coinvolgenti testi di Mirandola e le immagini di Serio, fresche ma rispettose delle caratteristiche dei luoghi.
Il volume offre strumenti e stimoli per accostarsi a questi beni culturali, così eccoci, ad esempio, nel Giardino di Villa Mersi, sulle colline vicine alla città di Trento. «Quante cose ci sono in un giardino? — si interroga l’autrice — Immagina di raccontarlo a qualcuno che non sa leggere le parole, ma solo le figure. Concentrati su oggetti fissi, dimenticando, per il momento, quelli in movimento. Guarda bene la facciata di una villa o di un castello; una torre; una serra; una porta; una finestra; una scala; una fontana; un affresco; uno stemma; un’iscrizione; le piante e i fiori; le statue; le panchine; i viali e le aiuole».