Terzo settore, la forza di centomila volontari
Casagranda: «Se le associazioni saranno accompagnate, la riforma avrà certamente un impatto positivo» In Trentino i volontari sono 100.000. Il sottosegretario Bobba: «Servizio civile, ci siamo ispirati a voi»
Il terzo settore in Trentino conta 100.000 volontari. Anche per questo vi è molta attenzione alla riforma nazionale presentata ieri in sala Depero dal sottosegretario Luigi Bobba. Intanto, Piazza Dante prepara novità sugli appalti.
TRENTO «La riforma avrà certamente un impatto positivo se le associazioni di volontariato saranno accompagnate in un modo corretto. Noi aiuteremo tutti a muoversi in un territorio nuovo». Giorgio Casagranda, presidente del Centro di servizi per il volontariato di Trento, concorda con lo spirito della nuova legge nazionale sul terzo settore, alla quale è stato dedicato il convegno nel palazzo della Provincia. Apre al cambio di normativa anche l’assessore provinciale alla salute Luca Zeni, che ricorda i numeri del Trentino in fatto di solidarietà, ovvero «100.000 volontari, 5.000 istituzioni no profit, più di 10.000 occupati»: «La riforma — dice — permetterà il riordino di un sistema frammentato » . Elogia l’esperienza locale Luigi Bobba, sottosegretario del ministero del lavoro e delle welfare: «Sul servizio civile universale ci siamo ispirati al Trentino».
Cosa cambia
Il nuovo registro unico per gli «enti del terzo settore». E poi duecento milioni per finanziare le agevolazioni fiscali e le attività di interesse generale degli enti e altri 200 per i crediti agevolati delle imprese sociali. Sono alcuni punti connessi al nuovo Codice unico del terzo settore (il decreto legislativo 117 del 2017) entrato in vigore lo scorso 3 agosto e analizzato nella sala Depero durante il convegno (con 200 partecipanti). Si tratta di un complesso di passaggi normativi in evoluzione in tema di enti non lucrativi, che necessiteranno di ulteriori armonizzazioni. Le organizzazioni hanno tempo fino a febbraio 2019 per adeguare i propri statuti e beneficiare dei vantaggi fiscali (anche per le donazioni).
Zeni e Bobba
L’assessore Zeni sottolinea la valenza locale della riforma, per la quale i tecnici di Piazza Dante stanno studiando la portata dei decreti attuativi già predisposti o in elaborazione. «Sono oltre 5mila le istituzioni impegnate sul territorio, oltre 100.000 i volontari, che rappresentano quasi il 20% della popolazione, e più di 10mila gli occupati. Sono dati che indicano la solidità del sistema, che ci vede al secondo posto in Italia per numero di volontari e istituzioni in rapporto agli abitanti». Meglio rispettivamente fanno solo l’Alto Adige e la Valle d’Aosta. Se in Italia vi sono 4,7 mi l ioni di volontar i , 681.000 dipendenti, in Trentino il numero delle istituzioni non profit è di 5.371 organizzazioni. Inoltre il 74% degli enti non profit trentini ha una finalità solidaristica, contro il 62% nazionale. Per l’assessore il non profit locale è «in salute»: «Sui principi del terzo settore si può fondare una società sana e solida. È importante questa riforma perché dà prospettiva al comparto».
Bobba dal tavolo dei relatori parla di una «riforma di sistema, che ha il suo principio ispiratore nella Costituzione italiana e fa sì che venga riconosciuto il ruolo delle realtà associative che svolgono attività di interesse generale, civico, solidaristico e di utilità sociale». «Il registro unico nazionale con un unico database — aggiunge — favorirà la trasparenza». Da ospite, il sottosegretario elogia il Trentino: «È stato il servizio civile universale provinciale, in sigla Scup, a dare il nome al nuovo servizio civile nazionale che interesserà 50.000 giovani. Ci siamo ispirati a una terra come quella trentina dove le reti associative, mutualistiche e cooperative riescono a migliorare la qualità di vita dei cittadini più deboli e, più in generale, di tutti».
«Aiuteremo tutti»
La riforma interessa da vicino le associazioni di volontariato locali e il Csv che a queste fornisce supporto. « Come centro di servizi — dice Casagranda — mettiamo in campo un progetto speciale per aiutare tutte le associazioni ad adeguare lo statuto. Accompagnando nel giusto modo tutti la riforma avrà certamente un impatto positivo». Gli eventi dedicati alla solidarietà non finiscono. Il convegno si inserisce in una cornice più ampia che vede, oggi e domani, la realizzazione della Festa al Volo #cambiailvolontariato, e dal 7 al 15 ottobre, lo svolgimento della Settimana dell’accoglienza.