«Violenza, maltrattamenti e stalking»: disposto il fermo
Il pm: botte alla compagna e alla figlioletta. Lui nega. L’uomo è stato bloccato dopo un inseguimento
TRENTO Ha cercato di fuggire. Temeva che la polizia sarebbe arrivata e quando ha visto gli agenti della sezione di pg della Procura e della Divisione anticrimine della questura, che l’hanno intercettato in una fabbrica abbandonata a Gardolo, ha tentato di scappare a piedi. Ha attraversato di corsa via Brennero, rischiando di essere investito da un camion e poi cercando un rifugio all’interno del residence «Al Parco». Ma la polizia lo ha raggiunto e bloccato.
È stato fermato giovedì mattina un giovane papà di origini nordafricane ricercato da giorni dalla polizia incaricati dell’esecuzione di un provvedimento di fermo del pm Davide Ognibene. L’uomo, coinvolto nel vasto traffico di sostanze stupefacenti, è stato condannato nei giorni scorsi nell’ambito dell’inchiesta «Ku-jè» a cinque anni di reclusione. Ma questa volta il fermo, giustificato dal pericolo di fuga, è per una vicenda di tutt’altro tenore. Presunti maltrattamenti nei confronti della compagna e della figlioletta di un solo anno. Parliamo di botte, pestaggi veri e propri e poi violenza sessuale. Una spaccato agghiacciante che sarebbe emerso dal racconto della donna.
Per mesi avrebbe taciuto il suo dolore, nascondendo il suo terribile dramma tra le mura domestiche, per amore della sua bimba e di quell’uomo con il quale aveva condiviso tanto. I familiari, gli amici hanno tentato di scoraggiarla, ma lei non ce l’ha fatta. Con il volto ancora tumefatto, con impressi i segni dell’ultima violenza subita, ha spezzato quel muro fatto di paura e ha trovato il coraggio di denunciare il compagno. La vicenda è molto delicata.
L’uomo per quasi un anno avrebbe sottoposto la donna a pesant i mal t rat tament i , l’avrebbe picchiata costringendola anche a subire rapporti sessuali. Lui secondo quanto raccontato dalla donna spesso diventava un furia, si scagliava contro di lei e talvolta se la sarebbe presa anche con la bimba. Esasperata, dopo mesi di violenze e soprusi, è riuscita fuggire, ma l’uomo non l’ha mai accettato. Ha iniziato a perseguitarla, pedinarla. Appostamenti, telefonate, un incubo per la giovane che viveva ormai nella paura. I poliziotti hanno notificato all’uomo anche un provvedimento di ammonimento del questore per violenza domestica, ma lo straniero, difeso dall’avvocato Filippo Fedrizzi, nega con forza. Per questa mattina è stato fissato l’interrogatorio davanti al gip.