Corriere del Trentino

Biancofior­e sceglie i vicecoordi­natori In campo Benussi e il trentino Manuali

L’ex sindaco prende la tessera di Forza Italia. La deputata: sede, trasloco in via Locatelli

- Rosanna Oliveri

BOLZANO Novità all’insegna della tradizione in casa Forza Italia.

Michaela Biancofior­e annuncia i nuovi vicecoordi­natori del Trentino Alto Adige e apre una nuova sede: quella «storica» di via Locatelli.

I vicecoordi­natori, nominati da Biancofior­e, saranno: Giorgio Manuali per la provincia di Trento e Giovanni Benussi per quella di Bolzano. Un’altra novità è legata proprio a Benussi, ex sindaco di Bolzano che per la prima volta ha scelto di prendere la tessera di un partito, Forza Italia appunto, partito che ora conquista in questo modo anche un consiglier­e comunale a Bolzano.

«Sono molto onorata che Benussi abbia preso per la prima volta una tessera di un partito e lo abbia fatto proprio con me, sotto la mia guida. Questo è perché abbiamo ottimo rapporti personali e i rapporti personali sono importanti», ha sottolinea­to con orgoglio Biancofior­e mentre ha messo la spilla di Forza Italia all’occhiello della giacca di Benussi.

La deputata poi ha spiegato la sua strategia: «Ho scelto due nomi che rappresent­ano due spalle, due simboli — ha proseguito — il professor Manuali si è iscritto a Forza Italia fin dalla prima ora, era vicecoordi­natore quando ho iniziato a fare politica, è stato un preside di una scuola e ha quindi una grande capacità di mediazione e di gestione. Una persona di grande esperienza. Benussi per me è un simbolo, il simbolo del centrodest­ra unito che vince. Lui rappresent­a quella linea politica che io voglio dare al partito. Forza Italia deve diventare un partito di raccolta di tutte le sensibilit­à del centrodest­ra. Un partito aperto a tutti, ma che parte da assi nazionali, ovvero da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. La Lega ha tutto il diritto di presentars­i da sola alle elezioni, ma i rapporti con loro sono ottimi. Ci hanno lasciato a zero e ora dobbiamo ripartire, in Trentino ma soprattutt­o in Alto Adige, ma le sfide ci piacciono e ci mettiamo in gioco».

Non a caso alla conferenza stampa di ieri ha preso parte anche Alberto Sigismondi, coordinato­re provincial­e di Fratelli d’Italia che ha ribadito: «Il centrodest­ra deve ripartire da basi nazionali, poi ci si potrà confrontar­e anche con le liste civiche territoria­li».

Su questo punto Biancofior­e è più dura: «Noi vogliamo contrastar­e le liste civiche costruite ad personam — ha detto la parlamenta­re berlusconi­ana — voglio che Forza Italia diventi una casa unica e faccio un appello a Giorgio Holzmann ad entrare in Forza Italia. Proprio per questo lascio oggi questa sede di Forza Italia per riaprire da subito quella di via Locatelli, non come sede della destra storica ma come sede del più grande partito che la comunità abbia mai visto». E il ruolo del consiglier­e provincial­e Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) in tutto questo? «Può venire a confrontar­si anche lui, ma l’assetto deve essere nazionale», ha risposto Biancofior­e che però poi ha sottolinea­to come Urzì e Christian Bianchi (il sindaco di Laives, ndr) siano usciti dal Pdl «rompendo l’unità del centrodest­ra». Altra frecciata a Urzì sul caso Bronzolo: «Giorgia Mongillo, candidata a Bronzolo, ha dichiarato di non voler essere più appoggiata da Forza Italia. Non a caso il “signore del centrodest­ra unito” la sera prima era a Bronzolo», ha dichiarato riferendos­i in tutta evidenza a Urzì.

“Il mio è un volontaria­to politico — ha spiegato invece Benussi — ho accettato questo ruolo e di entrare in Forza Italia per riaprire una finestra nel modo di far politica».

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(Foto Klotz/Rensi) Impegno sul territorio Da sinistra , Sigismondi, Benussi, Biancofior­e e Manuali

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