Corriere del Trentino

UNIVERSITÀ ACCESSIBIL­E A TUTTI UN FATTO DI GIUSTIZIA SOCIALE

- Il caso di Luca Malossini Marco Gaddo, TRENTO

Giornali e television­i annunciano che l’Italia, purtroppo, è molto indietro rispetto alla media europea nella preparazio­ne culturale degli studenti. Senza voler essere in alcun modo polemico, osservo che ai miei tempi l’università era aperta soltanto a coloro che avevano raggiunto la «maturità» di licei classici e scientific­i, i soli che al tempo erano ritenuti capaci di poter dare una preparazio­ne all’altezza e una visione del mondo più ampia. Poi dopo la seconda guerra mondiale, per una benevola e forse giusta concezione ideologica di sinistra, tutte le scuole sono state denominate licei e l’università è stata aperta anche alle profession­ali più settoriali che, per la loro impostazio­ne minoritari­a, difficilme­nte possono dare una preparazio­ne analoga a quella dei vecchi licei. In contempora­nea, nelle scuole elementari e medie per non intristire i fanciulli non si boccia più. Cosicché i ragazzi non vengono più sollecitat­i a impegnarsi nella loro preparazio­ne, non fanno più una gara fra loro, non viene insegnato come studiare, non hanno più un corretto rispetto per gli insegnanti e spesso non sanno scrivere in un italiano corretto. La maturità non costringe più ad avere una preparazio­ne globale data da professori di materie difficili. Al tempo dei «clerici vagantes», e fino all’ultimo dopoguerra, per entrare in un ateneo si doveva sottostare a una iniziazion­e particolar­e, ora ai laureati ci si permette di cantare una canzone di pessimo gusto. Occorre forse ritornare a una maggiore severità e compostezz­a, come osservava il mio antico professore di scienze che magnificav­a la migliore e più profonda preparazio­ne data delle scuole mitteleuro­pee — in particolar­e la Boemia da cui proveniva e dove nelle lezioni liceali ci si esprimeva anche in latino — rispetto a quelle italiane. E soprattutt­o ripensare a una più accurata, anche se fonte di sofferenze, selezione degli studenti per una più significat­iva preparazio­ne a tutti i livelli.

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