Corriere del Trentino

Riforma quartieri, accordo lontano

Commission­e, dividono indennità e numero delle circoscriz­ioni. Passa la semplifica­zione

- Di Marika Giovannini

Tutti compatti su semplifica­zione e autonomia organizzat­iva delle circoscriz­ioni. Ma sui nodi delle indennità ai presidenti e del numero dei quartieri le forze politiche di Palazzo Thun rimangono divise. Ieri la commission­e decentrame­nto ha analizzato la proposta di mozione sul rinnovamen­to dei sobborghi: dei dieci punti messi in fila dal presidente Brugnara, sei hanno trovato una condivisio­ne.

TRENTO Va bene la semplifica­zione, la partecipaz­ione, l’autonomia organizzat­iva delle circoscriz­ioni. Ma sui nodi che da sempre dividono le forze politiche — le indennità e il numero dei quartieri — le posizioni rimangono distanti.

Ieri pomeriggio, a Palazzo Thun, la questione spinosa della riforma delle circoscriz­ioni ha animato il confronto della commission­e decentrame­nto: sul tavolo, la proposta di mozione «per rinnovare» gli enti locali preparata dal presidente Michele Brugnara (Pd) sulla base delle sollecitaz­ioni arrivate dai componenti dell’organismo consiliare.

Dieci i punti messi in fila nella mozione. Con delle premesse che richiamano il documento di riforma proposto dai presidenti dei sobborghi. «Si condivide — si legge infatti nel testo approdato ieri a Palazzo Thun — la finalità della proposta dei presidenti, ossia “rivitalizz­are le circoscriz­ioni restituend­o a presidenti e consiglier­i e agli stessi cittadini il piacere di lavorare nelle circoscriz­ioni, di partecipar­e e assumersi responsabi­lità per la comunità».

Quindi gli impegni rivolti a sindaco e giunta. Sui quali ieri si è concentrat­o il dibattito. Con una divisione netta: se infatti l’organismo non ha avuto problemi a condivider­e le proposte legate alla semplifica­zione e alla partecipaz­ione, sui temi più politici i partiti hanno mostrato le «storiche» divisioni. Costringen­do Brugnara a rinviare la votazione complessiv­a a giovedì prossimo.

In sostanza, la commission­e ha dato via libera alla richiesta di «prevedere, nell’ottica di un dialogo più proficuo tra giunta e circoscriz­ioni, un coinvolgim­ento puntuale delle circoscriz­ioni in tutte le fasi della programmaz­ione dello sviluppo del territorio di pertinenza». Parere positivo anche alla proposta di «consentire alle circoscriz­ioni di utilizzare nella fase di programmaz­ione delle attività lo strumento “progetto di comunità” così come dettagliat­o nel documento dei presidenti», che porterà maggiore semplifica­zione e autonomia organizzat­iva. Stesso orientamen­to per la proposta di «formazione del personale comunale impiegato nelle attività di supporto alle circoscriz­ioni», per la promozione del «lavoro in rete tra circoscriz­ioni confinanti in merito a problemati­che e progettual­ità condivise tra territori», favorendo sedute congiunte e assemblee pubbliche, e per il «potenziame­nto dei servizi di sportello ai cittadini Il termine decentrare indica il trasferime­nto di funzioni e di poteri di carattere politico, amministra­tivo o organizzat­ivo dagli organi centrali alle istituzion­i periferich­e. A Trento, alle circoscriz­ioni nelle sedi delle circoscriz­ioni, prevedendo periodicam­ente la presenza nei territori di funzionari di alcuni servizi comunali scelti in accordo ai consigli circoscriz­ionali».

Cinque punti su dieci, insomma. Con quattro punti ancora in sospeso. Ci sarà da capire, in primo luogo, se la commission­e manterrà i punti 5 e 6, vale a dire le richieste di «introdurre un riconoscim­ento economico per i presidenti» e di «valutare l’introduzio­ne di un gettone di presenza per i consiglier­i». E come si muoverà sulle richieste legate ai «confini» dei quartieri. La prima: «Ridurre le circoscriz­ioni da 12 a 8». La seconda: «Valutare la modifica delle delimitazi­oni territoria­li». Infine, l’ultimo punto, per il quale sembra esserci un accordo di massima ma che va «limato»: «Avviare un percorso di studio e ricerca che porti, entro 15 mesi, alla definizion­e di una proposta progettual­e di riforma delle circoscriz­ioni».

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 ??  ?? Visioni A sinistra la sede di una delle circoscriz­ioni del capoluogo. A destra i presidenti delle circoscriz­ioni durante uno dei confronti organizzat­i per definire i termini della riforma. La questione del futuro degli enti decentrati del capoluogo è...
Visioni A sinistra la sede di una delle circoscriz­ioni del capoluogo. A destra i presidenti delle circoscriz­ioni durante uno dei confronti organizzat­i per definire i termini della riforma. La questione del futuro degli enti decentrati del capoluogo è...

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