Corriere del Trentino

Treni, vigilanti bocciati Stazioni: ecco i tornelli

Vertice sicurezza con Trenitalia. Tornelli nelle stazioni di Trento e Rovereto dal 2020

- Di Linda Pisani

No alla vigilanza privata a bordo dei treni, tantomeno armata. Sì a telecamere e tornelli nelle stazioni di Trento e Rovereto a partire dal 2020. È quanto emerso ieri dall’incontro del comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza pubblica. Saranno potenziate le squadre di vigilanza già presenti e le forze dell’ordine impegnate nel presidio di piazza Dante controller­anno anche le pensiline antistanti la stazione.

TRENTO No alla vigilanza privata a bordo dei treni, men che meno armata. Meglio garantire il servizio sicurezza implementa­ndo il lavoro delle forze dell’ordine e in particolar­e della polizia ferroviari­a che, d’intesa con Trenitalia, individuer­à le tratte più a rischio nelle quali effettuare il servizio a bordo, intervenen­do anche nelle stazioni intermedie. Tutto questo aspettando telecamere e tornelli nelle stazioni ferroviari­e di Trento e Rovereto con una previsione di fine lavori al 2020.

È quanto emerso ieri all’incontro del comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza pubblica presso il Commissari­ato del Governo. Ad affrontare il problema - allargato nell’occasione anche al trasporto su gomma - il prefetto Pasquale Gioffrè e tutte le parti in causa: l’assessore provincial­e ai trasporti Mauro Gilmozzi, l’assessore alla mobilità del Comune di Trento Paolo Biasioli, i vertici regionali e del Nord Est di Trenitalia e Rfi, le forze dell’ordine di Trentino Trasporti e le organizzaz­ioni sindacali di categoria. «Da parte di Trenitalia sono già stati avviati mirati servizi di sicurezza e controllo, strutturat­i e periodizza­ti nel tempo — spiega Stefano Montani della Filt Cgil— quello che serve ora è incrementa­re e stabilizza­re l’utilizzo di queste squadre. A oggi l’80% dei treni dispone di un impianto di videosorve­glianza. Attualment­e operano sul territorio regionale cinque squadre antievasio­ne, formate da quattro addetti di Trenitalia che operano in sinergia con la Polfer. Tali squadre, è stato garantito, rimarranno sul territorio trentino in maniera struttural­e e non è escluso vengano ampliate anche grazie all’intervento della Pat». L’impegno della Provincia sarà quindi di sostegno e collaboraz­ione. «Con Trenitalia abbiamo aperto un dialogo affinché elabori una proposta di potenziame­nto delle squadre di vigilanza già a partire dal 2018 — dice l’assessore provincial­e ai trasporti, Mauro Gilmozzi —. La Provincia non pagherà vigilanti privati. Il tema per altro ha una portata ben più ampia del nostro territorio». E difatti i finanziame­nti stanziati da parte di Trenitalia riguardano oltre 600 stazioni su tutto il territorio nazionale. Il tema della sicurezza è stato quindi sviscerato su più fronti: dall’elusione tariffaria ai casi di aggression­e a bordo treno passando per la prevenzion­e che parte dal controllo a terra. Sì quindi a telecamere e tornelli anche se questi dispositiv­i non potranno entrare in funzione prima del 2020. Nel frattempo forze dell’ordine e polizia municipale, già impegnate nel presidio di piazza Dante, garantiran­no un ulteriore controllo nelle pensiline antistanti la stazione e zona di capolinea dei bus. Evidenziat­a da parte sindacale la necessità di un presidio polfer a Cles e Borgo sulle tratte Trento Malè e Trento Bassano e un maggior supporto per il controllo a terra dei biglietti di viaggio. L’incontro ha affrontato la situazione del fenomeno anche nei mezzi di trasporto di linea dove è risultato «meno critico». «Si è parlato di telecamere— ha spiegato ancora Montani —blindature per gli autisti, monitoragg­io delle corse attraverso apposite centraline. E’ stata assicurata la massima disponibil­ità di tutta la parte pubblica a risolvere ulteriori eventuali problemati­che». Confermate quindi le squadre antievasio­ne anche in orario serale con personale di Trentino trasporti, confermato pure che l’ulteriore controllo dei titoli di viaggio verrà esteso solamente sulle linee percorse da mezzi attrezzati di telecamere e barriere in plexiglass. A breve Trentino Trasporti attiverà un numero telefonico unico a disposizio­ne dell’autista per l’intera durata del servizio cui rivolgersi in caso di urgenze, mentre per le corsa serale del pullman extraurban­o verrà nei prossimi giorni garantito un presidio a bordo.

Più controlli anche a Cles e Borgo, sulle tratte Trento-Malè e Trento-Bassano

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L’assessore provincial­e ai trasporti, Mauro Gilmozzi

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