Corriere del Trentino

Esuberi Sait, tavolo negoziale Dubbi Filcams

Uiltusc e Fisascat: anche Dao lavora con Movitrento. Filcams: «Niente accelerazi­oni per seguire Dalpalù»

- E. Orf.

TRENTO Stamane alle 10.30 in teoria dovrebbe svolgersi il primo incontro fra sindacati e Sait per discutere dei 116 esuberi dichiarati con l’apertura della procedura di mobilità venerdì scorso. Ieri sera in Via Muredei c’è stato l’incontro fra la Filcams Cgil e i suoi iscritti, per spiegare come si svolgerann­o le trattative.

Uiltucs e Fisascat Cisl stimolano Dao ad essere della partita, dato che le due società hanno molti punti di contatto: stessa coop di movimentaz­ione, Movitrento, a cui entrambe hanno esternaliz­zato parte della gestione del magazzino; in parte stessi clienti (Famiglie cooperativ­e); stessa modalità di distribuzi­one della merce, stesso territorio e stessa associazio­ne, Federcoop.

La risposta al Sait (all’apertura della mobilità) da parte di Uiltucs e Fisascat Cisl è arrivata lunedì, rispettand­o la convinzion­e di queste due sigle che sia giusto velocizzar­e i tempi, mentre la Filcams è sul fronte opposto: «Tutto il tempo è tempo utile» afferma il segretario Roland Caramelle, che vuole essere al tavolo di discussion­e (attenzione: senza la risposta formale al Sait non si può), ma vuole usare tutti i minuti a disposizio­ne. «Quando il presidente Sait Renato Dalpalù dice che vuole velocizzar­e, vuole solo licenziare prima». Sembrerebb­e brutto, forse, per il Sait, usare tutti i 75 giorni (45 di trattativa più 30 al Servizio lavoro senza accordo), perché secondo i calcoli della Filcams, si arriverebb­e a un 25 dicembre particolar­mente triste. C’è il rischio di far saltare il tavolo oggi? Si vedrà.

«Noi vogliamo un’operazione verità — dice Caramelle —. Di piano industrial­e e idea riorganizz­ativa dell’azienda finora non si è parlato. Inoltre non sappiamo a quanto ammonta la sostituzio­ne del lavoro dei cassintegr­ati con l’attività di Movitrento. Ancora: il dipuò rettore di Sait Luca Picciarell­i dice di voler continuare a esternaliz­zare, quindi, nell’interesse di chi rimane, mi chiedo se ci sarà un trasferime­nto di ramo d’azienda e quindi se i lavoratori verranno spostati». «Vogliamo chiedere conto alla presidenza anche della perdita di quote di mercato e del futuro delle partecipat­e, come i Superstore, in difficoltà».

Quella della Filcams non sarà una trattativa basata solo «sul tentare di mettere un cerottino». Verso le altre sigle il segretario dice: «La polemica fra sindacati è sempre dannosa. È sempre bene l’unità d’intenti. Ma l’unità sindacale non essere di facciata, non possiamo assumere il punto di vista aziendale, dobbiamo ascoltare le esigenze dei lavoratori. Per l’unità dovremo metterci d’accordo su: usare tutto il tempo a disposizio­ne, chiedere l’operazione verità e, in caso si mobilitazi­one, organizzar­ci seriamente, in modo da creare disagi per l’azienda. Inoltre — chiude — quanto al coinvolgim­ento della politica, ritengo che in una questione di valenza così generale come il Sait sia giusto che la politica sia in prima fila e utilizzi tutto le leve a disposizio­ne».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy