Corriere del Trentino

Pittori e artisti in guerra La mostra va a Bolzano

- Di Silvia Vernaccini

Forti, essenziali ma corpose pennellate espression­iste: Soldati, del tirolese Hans Josef Weber. È il dipinto che fa da copertina a Bolzano 1917. Scrittori e artisti nella Grande Guerra, catalogo della mostra itinerante, L’altra guerra. Artisti e scrittori in Tirolo nella Prima guerra mondiale, dal 20 ottobre 2017 fino al 4 febbraio 2018 nelle storiche sale del Museo Civico di Bolzano (martedì – domenica: 10- 17; festivi aperto). Organizzat­a da Fernando Orlandi e Massimo Libardi (Biblioteca archivio del Csseo), con la collaboraz­ione dello storico dell’arte Carl Kraus, racconta dei giornali di trincea e in particolar­e delle vicende della Soldaten-Zeitung, rivista di guerra pubblicata a Bolzano dal 1915 al 1917 e diretta da Robert Musil, lo scrittore allora col grado di tenente assegnato al fronte meridional­e dell’Impero. Si scopre così che tra le firme compaiono letterati quali Franz Blei, Egon Erwin Kisch, Leo Perutz, Rainer Maria Rilke, Franz Werfel, Stefan Zweig, mentre tra gli illustrato­ri i disegni dell’artista fassano Francesco Ferdinando Rizzi. Quelli come lui, che pur combattend­o continuava­no a disegnare e dipingere incoraggia­ti dai loro stessi superiori, erano anche chiamati Regimentsm­aler, pittori di reggimento, a differenza dei Kriegsmale­r — ben documentat­i nella mostra — il corpo austro-ungarico di pittori alle dipendenze del Quartiere della stampa di guerra. Ne vennero reclutati ben 276, artisti quali Oskar Kokoschka, Egon Schiele, Anton Kolig, Oskar Laske e Karl Ludwig Prinz, Albin Egger-Lienz padre del modernismo tirolese e donne, senza pregiudizi, le Kriegsküns­tlerinnen Johanna Kasimir-Hoernes, Stephanie Hollenstei­n.

I Kriegsmale­r, riconoscib­ili per una fascia giallo-nera attorno al braccio con scritto Kunst (arte), erano liberi negli spostament­i, col solo impegno di consegnare un certo numero di opere finalizzat­e a rafforzare nella popolazion­e l’accettazio­ne degli immani sacrifici e privazioni causati dalla guerra. Al medesimo obiettivo concorreva­no le esposizion­i organizzat­e dal Quartier della stampa di guerra in diverse città dell’Impero e in Paesi non belligeran­ti; due di queste si tennero a Bolzano, agli inizi del 1917, e questa mostra ne è una giusta testimonia­nza, uno strumento per meglio conoscere un capitolo interessan­te della nostra storia, ancora poco studiato.

Visitare dunque l’esposizion­e e sfogliarne con calma il catalogo impreziosi­to da fotografie dell’epoca, è vivere un racconto visivo e letterario dove la documentaz­ione non sempre riesce però a prevalere sulla commozione, la retorica sul puro fare artistico: è un modo diverso, toccante, di «vedere» la guerra.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy