Corriere del Trentino

Centrosini­stra, lite Dellai-Panizza

Deputato e senatore divisi sullo stato della coalizione. Tonini: Bolzano, deriva nazionalis­ta

- Di Stefano Voltolini

La coalizione va «rigenerata». No, solo «alimentata»: bisogna crederci e valorizzar­e ciò che si fa. Lorenzo Dellai e Franco Panizza si pungono a vicenda sul ruolo del centrosini­stra autonomist­a durante il convegno «Una nuova alleanza riformista» organizzat­o dai Socialisti. Il deputato e il senatore sono divisi sullo stato dell’alleanza. Mentre Tonini (Pd) riflette su Bolzano: «Rischia una deriva nazionalis­ta».

TRENTO La coalizione va «rigenerata». No, solo «alimentata»: bisogna crederci e valorizzar­e ciò che si fa. Lorenzo Dellai e Franco Panizza si pungono a vicenda sul ruolo del centrosini­stra autonomist­a durante il convegno «Una nuova alleanza riformista» organizzat­o dai Socialisti. Un appuntamen­to riuscito: sala piena e una cinquantin­a di presenti, di cui diversi in piedi.

L’affondo di Dellai

All’incontro, moderato da Ilda Sangalli Riedmiller, partecipan­o Alessandro Pietracci, segretario del Psi trentino, Mauro Del Bue, già parlamenta­re e direttore del giornale socialista L’Avanti!, i senatori Giorgio Tonini (Pd) e Panizza del gruppo per le autonomie. «Finalmente si è aperta una riflession­e, da tempo caldeggiav­o una rigenerazi­one del centrosini­stra autonomist­a — dice l’esponente di Centro democratic­o e Upt —. Siamo divisi e abbiamo un deficit nei confronti dell’opinione pubblica sul nostro disegno. Ma ho grande fiducia, i cedimenti sono anche opportunit­à. In questo ciclo nuovo possiamo dare risposte a una crisi globale». Dellai individua due elementi: «La crisi è doppia: coinvolge gli Stati nazionali e la democrazia rappresent­ativa nella sua capacità di portare giustizia sociale e uguaglianz­a. Già Moro e Ruffilli negli anni Settanta cercarono di cambiare il gioco, ma pagarono con la vita. Quel fallimento è anche il nostro, la situazione si è aggravata. Al Rosatellum ho dato un sì sofferto, non c’era altra soluzione. Ma è come curare un tumore con un’aspirina». Ecco quindi cosa deve fare l’alleanza locale: «Recuperare la visione sociale della democrazia, favorire nuovi sistemi di welfare, più partecipaz­ione, reti di connession­e sociale. Così diamo futuro alla nostra autonomia. Andare avanti per inerzia non serve».

L’analisi di Tonini

Anche il senatore dem parte da un’analisi ampia. «Siamo in una crisi che è tutta in Europa. Mentre i ceti medi occidental­i hanno visto peggiorare la propria condizione, milioni di persone, specie in Asia, sono entrate nel circuito dello sviluppo. I processi economici prima regolati dagli Stati nazionali ora sono sovranazio­nali. Bene fa Macron a volere una regolazion­e a livello europeo. L’Italia deve essere al tavolo, assieme alla Germania. I populismi portano una nostalgia per quello che non c’è più». Tonini bacchetta le spinte localiste: «Nella questione catalana si stanno scontrando due nazionalis­mi. Un esito tragico della crisi dell’autonomia. E rischia una deriva nazionalis­ta anche Bolzano: senza Trento sullo Statuto non va da nessuna parte». Chiude infine in accordo con Dellai: «Al centrosini­stra serve una rivitalizz­azione, strategica e non tattica».

Panizza critico

Il segretario del Patt non apprezza. Del resto Pd e Upt, convergend­o, puntano a scalzare la leadership dell’autonomist­a Ugo Rossi. «Sia a Trento che in Italia — sbotta — pensiamo troppo al futuro e poco a gestire la realtà. Dal 2013 si è iniziato a pensare al nuovo presidente. Questa coalizione è vittima della sindrome del passo avanti». Il senatore difende il lavoro svolto e chiede continuità. «L’alleanza c’è, va alimentata. Cerchiamo la coesione su quanto facciamo. E sulla legge elettorale, cercare la perfezione a Roma è difficile». In ultimo Panizza invoca a livello nazionale un nuovo accordo fra le autonomie e il Pd «che garantisca la specialità negli accordi con eventuali alleati». Tradotto, con Forza Italia: «Sono terrorizza­to, la prossima legislatur­a sarà molto dura per le Speciali». «Ma qualcosa bisogna pur fare — replica a stretto giro Dellai —. Oggi è venuta fuori una pista di lavoro. E poi questa legislatur­a è partita in modo bizzarro, la prima parola è stata discontinu­ità».

C’è spazio infine per Del Bue e Pietracci. «Vedo dei pericoli per il Paese, l’antiparlam­entarismo e il neoautorit­arismo che emergono nelle parole di Di Battista, Salvini, Meloni. La legge elettorale era l’unica possibile. Il Pd deve lavorare a una coalizione che oggi non c’è, allargando a destra, sinistra e di lato». Pietracci invoca pari dignità per i Socialisti nell’interloqui­re con Pd, Patt, Upt. «Dall’estate non ci si parla più. Troviamoci per ripartire».

 ??  ?? Ambizioso Roberto De Laurentis
Ambizioso Roberto De Laurentis
 ?? (Foto Rensi) ?? Confronto Lorenzo Dellai, Giorgio Tonini e Franco Panizza discutono prima del convegno organizzat­o ieri all’hotel America dai Socialisti
(Foto Rensi) Confronto Lorenzo Dellai, Giorgio Tonini e Franco Panizza discutono prima del convegno organizzat­o ieri all’hotel America dai Socialisti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy