Bilancio, pressing di sindacati e industria
Anticipazioni sulla manovra: assunzioni, stabilizzazioni e contributi ai Comuni per le opere pubbliche Ianeselli: «Serve uno sguardo sul futuro». Bonazzi: «Ridurre la pressione fiscale per aiutare le imprese»
TRENTO Investimenti in conoscenza e tecnologia, rimodulazione di imposte e sgravi, welfare, opere pubbliche. Venerdì è iniziata ufficialmente la discussione della giunta provinciale sulla nuova manovra di bilancio, l’ultima del governo attualmente in carica, e le parti sociali non attendono altro che i primi incontri con il presidente Rossi. Al momento gli assessori hanno potuto avere un assaggio di ciò a cui si sta lavorando attraverso la proiezione di alcune slide: nuove assunzioni in Trentino Trasporti, stabilizzazioni di precari e contributi ai Comuni per le opere pubbliche sono le anticipazioni.
«Mi riservo di ascoltare e discutere con Rossi anche perché c’è il tempo per farlo» spiega il segretario generale della Cgil del Trentino Franco Ianeselli, che il governatore lo incontrerà insieme ai colleghi Walter Alotti (Uil) e Lorenzo Pomini (Cisl) la prossima settimana. «Il riferimento dev’essere uno sguardo che non si limita al prossimo anno ma va più lungo, prevedendo investimenti sul sapere, sulla scuola, l’università e la ricerca» spiega Ianeselli. A sottolineare l’importanza delle politiche attive del lavoro è anche Alotti: «C’è l’urgenza di investire in strumenti che favoriscano la ripresa e l’occupazione di qualità».
Vi è poi la necessità di «rivedere la normativa sugli ammortizzatori e lanciare il nuovo reddito di attivazione» aggiunge Ianeselli, esprimendo «soddisfazione per l’assegno unico come strumento di welfare». In questa stessa direzione il segretario Cgil ha accolto positivamente le nuove possibili assunzioni spiegando però che «la cifra della Finanziaria non possono essere alcune stabilizzazioni ma serve un progetto più ampio».
Per quanto riguarda il sostegno alle imprese, Pomini evidenzia la «necessità di investimenti selettivi, a sostegno delle realtà che innovano e creano occupazione». «Rimodulare gli interventi» chiede Ianeselli, secondo il quale «non è solo riducendo le tasse che rendiamo competitivo il Trentino».
D’accordo con la rivalutazione dei contributi e delle imposte è anche il presidente di Confindustria Giulio Bonazzi, che innanzitutto auspica «continui la pratica virtuosa del confronto con le parti sociali» e poi ribadisce come «lo strumento principale» per favorire la crescita delle imprese sia «il contenimento della pressione fiscale, prima ancora degli incentivi diretti». «Chiediamo che sia confermato lo sconto Irap attualmente in vigore, che porta l’aliquota ordinaria al 2,68%, anziché al 3,9% dell’aliquota nazionale» spiega Bonazzi, aggiungendo come «sarebbe importante» anche «ridurre l’Imis» per consentire alle imprese trentine di competere con quelle dei territori limitrofi dove l’imposta «è nettamente inferiore».
Complessivamente il presidente di Confindustria ritiene «giusto premiare le imprese che investono in tecnologia e in risorse umane» anche se in quest’ultimo caso «è importante differenziare i parametri in base alle dimensioni aziendali» dato che «aumentare l’occupazione del 10% in un’azienda con 5 dipendenti è diverso che farlo in una con 500 dipendenti». «Ci aspettiamo che siano confermati gli investimenti in infrastrutture, a cominciare dalla Loppio-Busa, e che siano portati avanti con decisione — conclude Bonazzi — Le aziende, inoltre, hanno bisogno della fibra ottica per completare la trasformazione digitale di industria 4.0. Tutte le zone industriali devono poter contare su infrastrutture adeguate da questo punto di vista».
Alotti C’è bisogno di strumenti che favoriscano la ripresa e l’occupazione Pomini Le risorse devono essere assegnate a chi innova e crea nuovi posti