Museo storico degli alpini: via libera ai nuovi spazi espositivi
Un segno concreto di sinergia, valori e memoria. Il Museo storico degli alpini di Trento si avvia verso la tanto attesa riqualificazione, anche in vista dell’Adunata nazionale che si terrà a Trento a maggio. È stato infatti sottoscritto ieri sera dal sindaco Andreatta, dal presidente nazionale dell’Associazione nazionale alpini Sebastiano Favero e dal direttore della Direzione dei lavori e del demanio Massimo Scala l’accordo operativo che sancisce l’attuazione delle attività necessarie a portare a termine il progetto. «Una importante testimonianza della collaborazione tra Difesa, Alpini, Comune e Provincia — ha affermato il sindaco — Il Trentino è terra di frontiera, che per secoli è stato luogo di scontro. Oggi si fa luogo di incontro». Vanno nella stessa direzione le parole di Favero: «Gli alpini da sempre riconoscono la pace come un valore da non dare per scontato. Il Museo garantisce la conservazione della memoria storica e della necessità di imparare dal passato».
Ancora incerti i tempi di realizzazione, i cui costi ricadranno interamente sull’Associazione nazionale alpini, ma l’assessore Mellarini ha assicurato un «alleggerimento degli aspetti burocratici e amministrativi per velocizzare i lavori». A tal proposito, Favero si raccomanda: «I lavori vanno fatti in fretta, ma bene. Ci piacerebbe avere il nuovo Museo operativo per l’adunata nazionale, ma dovremo adeguarci alle condizioni atmosferiche invernali». Il progetto, elaborato dallo Studio Tomasi, prevede il mantenimento della struttura storica del Museo sul Doss Trento, ampliandola attraverso la costruzione di una «cinta muraria» in dialogo con l’impianto preesistente. Il nucleo centrale sarà destinato al museo e al sacrario, mentre nei nuovi volumi verranno collocati nuove aree espositive e i locali di servizio. Una volta ristrutturato il Museo farà parte della rete museale provinciale.