Corriere del Trentino

Ossanna «Il dialogo è giusto ma nel 2018»

- Ma. Gio.

TRENTO La priorità? Fino alla fine dell’anno la voce in cima all’agenda politica deve essere la Finanziari­a. Poi si parlerà di politica. Ma solo dal prossimo anno. Lorenzo Ossanna, capogruppo provincial­e del Patt, allontana il dibattito sul candidato presidente che in questi giorni sta tenendo banco in Piazza Dante. Anche se mette in chiaro: «La riconferma di Ugo Rossi, per quanto ci riguarda, è scontata».

Eppure sui nomi il confronto è già serrato all’interno del centrosini­stra autonomist­a.

«La questione del candidato presidente è un argomento che deve essere affrontato all’interno della coalizione. I tre partiti devono sedersi al tavolo e discuterne insieme. Detto questo, è chiaro che per il Patt il nome è scontato».

Quello del presidente uscente.

«Certo. E non tanto perché si chiama Ugo Rossi, ma per ciò che ha fatto e per quello che ancora sta facendo».

Il vicepresid­ente Olivi ha invitato concentrar­si sulla Finanziari­a: solo dopo, secondo l’esponente dem, si potrà mettere in agenda una verifica sul candidato. È davvero troppo presto?

«Sì. Adesso è importante focalizzar­e tutte le forze sulla manovra finanziari­a. Un documento fondamenta­le: si tratta dell’ultimo bilancio della legislatur­a, che dovrà comunicare un senso di positività e che dovrà raccoglier­e i frutti di quanto è stato fatto in questi anni. Un passaggio prioritari­o. Il prossimo anno, poi, ci si potrà ritrovare per discutere dell’appuntamen­to elettorale».

Intanto Pd e Upt hanno stretto un accordo.

«Ci può stare. Sono due partiti che hanno deciso di fare dei passi insieme. Non mi pare di poter esprimere obiezioni rispetto a questo passaggio, anche perché, dalle dichiarazi­oni dei due segretari, questa intesa non è nata per tagliar fuori il Patt o per isolarlo. Del resto, non sarebbe neppure convenient­e».

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