Licenziamenti Sait, altra protesta Comune sotto tiro
Ma Filcams mobilita i lavoratori: «Il Comune si esprima»
Filcams Cgil procede a passo svelto: «facciamo squadra solo con i cassaintegrati, mercoledì pomeriggio andremo con loro in Consiglio Comunale a Trento per chiedere un intervento del Sindaco». Fisascat Cisl punta il dito sulla «pesante riorganizzazione che attenderà soprattutto alcuni reparti, come l’area commerciale, i magazzini generi vari, salumi e latticini, ortofrutta e liberty gross». Uiltucs, più cauta, attende ulteriori approfondimenti e intanto fa pressing sulla «formazione individuale».
Si è scritto ieri un nuovo capitolo della vicenda Sait con il terzo incontro tra sindacati e azienda. Incontro che ha dato avvio a una riflessione più concreta rispetto al futuro dei 116 esuberi annunciati dall’azienda. «Numeri che ci sono stati confermati, ragione per cui mercoledì andremo in via Belenzani con alcuni cassaintegrati per chiedere anche al Comune di prendere posizione su una vertenza che avrà un impatto forte sulla comunità» – fa sapere Roland Caramelle, Filcams. E precisa: «L’azienda ha confermato che le esternalizzazioni hanno aumentato il lavoro nel magazzino e che diversi reparti dovranno essere riorganizzati. Punti critici sui quali chiederemo chiarimenti nel prossimo incontro».
Nel corso della riunione tenutasi ieri, intanto, i vertici del consorzio hanno mostrato alle tre sigle sindacali la tabella dei profili professionali, così come è stata inserita nella comunicazione di apertura della procedura di licenziamento collettivo concordando che nel prossimo appuntamento, il 2 novembre, approfondiranno le azioni formative da mettere in atto per i lavoratori in esubero. Un punto, questo, su cui i sindacalisti hanno insistito molto: «La formazione individuale va attivata quanto prima con voucher dell’Agenzia del Lavoro sostenuti dal Sait. Al consorzio chiediamo un impegno preciso in questa direzione» – riferisce Walter Largher. Sulla stessa lunghezza d’onda Lamberto Avanzo, Fisascat, per cui«la riorganizzazione proposta dal Sait sarà molto pesante» ed è dunque urgente«sfruttare le politiche attive per la formazione». Per Filcams, a fare da guida, potrebbe esserci quanto raccolto dallo sportello orientamento lavoro della Cgil del Trentino. «Anche se – chiosa Caramelle – non capisco perché al termine del confronto, Sait si sia rifiutata di mettere a verbale la nostra proposta. Una scelta a dir poco singolare».
Ricollocazione I sindacati chiedono al Sait di avviare percorsi di orientamento per chi è in cassa integrazione