Arriva Gnocchi «La deficienza va perseguita»
Il comico a Gries e Trento. E «Gang Bank» di Paragone al S. Chiara
«L’Italia si sveglia con un dubbio: sono stati più inutili i 60 milioni spesi per il referendum o i 40 spesi per Bonucci?». Questo è solo uno dei tweet pubblicati da Gene Gnocchi nelle ultime ventiquattro ore. Come si vede, al momento il suo bersaglio preferito è il difensore del Milan Leonardo Bonucci («Referendum, esito scontato. La difesa milanista ha votato per l’autonomia da Bonucci» scrive in un altro tweet) ma va anche detto che il comico parmense non si sta risparmiando. Oltre alla rubrica fissa sulla Gazzetta dello Sport (Il rompipallone)e agli «editoriali» satirici per Dimartedì di La7, Gnocchi è in partenza per una tournée che lo porterà il 16 febbraio al Teatro di Gries a Bolzano e all’Auditorium Santa Chiara di Trento il giorno successivo.
Lo spettacolo si intitola Il procacciatore ed è stato costruito come una anomala conferenza in cui il sessantaduenne comico parmense indica la via da perseguire per ottenere la salvezza: «Perseguire in modo sistematico la deficienza». Una conferenza in cui sono previsti anche gli imprevisti, in particolare quelli tecnici. Si sa già, per esempio, che improvvisamente, al posto delle slide programmate, incominceranno a comparire alcuni messaggi privati diretti al conferenziere.
Da qui prenderà il via la serie di gag «surreali» che sono un «marchio di fabbrica» a cui Gene Gnocchi ci ha abituato in quasi trent’anni di carriera tra
televisione, teatro, cinema (ha anche sei film e un telefilm all’attivo) e scrittura (Cosa fare a Faenza quando sei morto, Bompiani 2015, è solo l’ultimo dei sette libri che ha pubblicato dal 1994 a oggi).
Ma la Showtime di Merano che organizza le due date di Gnocchi in regione, ha comunicato anche l’arrivo a Trento, sempre all’auditorium Santa Chiara, di Gianluigi Paragone, giornalista trasformatosi in «showman». Paragone sarà, infatti, a Trento il prossimo 12 aprile con lo spettacolo Gang Bank - Perché i nostri soldi sono i loro: un racconto satirico sul mondo della finanza e delle banche e «sulla disinformazione della gente comune e sulla fiducia mal riposta in istituzioni che dovrebbero difendere i nostri interessi». Gang Bank prevede anche la proiezioni di filmati a sostegno della tesi esposta, ma il giornalista lombardo non si limiterà a descrivere l’avvento e il persistere della crisi economica: «Non è una lezione di economia — precisa —, perché io non sono un professore. È uno sberleffo che ti resta nella testa; è una lunga provocazione con una sola morale: teniamo gli occhi aperti perché ci siamo infilati nella crisi seguendo il pifferaio magico dell’indebitamento».
Informazioni: info@showtime-ticket.com.