Opere, si spera nei trasferimenti di Piazza Dante
Bilancio, intanto si aspettano i trasferimenti provinciali
Sviscerata la parte corrente, la parte straordinaria per il 2018 del bilancio comunale è approdata ieri sera in commissione. La parola d’ordine, almeno per il momento, è scarsità: «Possiamo contare su poche disponibilità» dicono il presidente Silvio Carlin e l’assessore Italo Gilmozzi. Almeno fino a quando la Provincia non definirà le risorse da trasferire ai municipi («a fine anno») e non entreranno nelle casse comunali i 18 milioni del «bando periferie» per la riqualificazione dell’area Santa Chiara che consentiranno, dunque, di liberarne oltre 12 per altri progetti. L’assessore conferma le sue intenzioni: per la parte straordinaria si completeranno l’ampliamento della scuola media di Mattarello e la riqualificazione di piazza Mostra.
Per il 2018 la previsione dell’amministrazione stima un ammontare delle entrate, per la parte straordinaria, di poco meno di 8 milioni di euro. Praticamente tutte le voci segnano una diminuzione: notevole quella per le opere pubbliche, la cui spesa era stata stimata inizialmente in 5,1 milioni di euro e che invece per il 2018 si dovrebbe attestare sui 3,5 milioni (a fronte degli 8,7 del 2017). In calo anche le spese per la manutenzione straordinaria, 2,3 milioni nel 2018 a fronte dei 5,1 previsti e dei 4,6 del 2017. Spariscono anche i 594.000 euro previsti inizialmente per l’acquisto di mezzi di trasporto, più che dimezzati i trasferimenti. La commissione ha condiviso.
I consiglieri hanno anche approvato una variazione sul bilancio di previsione finanziaria 2017-2019 per definire in maniera completa il parcheggio di Villazzano e si sono occupati pure della possibilità di modificare, in vista dell’adunata degli alpini del prossimo maggio, il regolamento sull’applicazione del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche. Non tanto per chi dispone già di autorizzazioni, compresi i plateatici esterni, quanto per i 150 nuovi stalli che potrebbero essere dati in concessione.
I ragionamenti dovranno essere portati avanti in maniera più approfondita, ma, in base all’esperienza di altre città, mutuando le cifre da quei municipi che hanno già ospitato l’evento delle penne nere, da ultima Treviso, per una piazzola di sessanta metri quadrati (occupata, potenzialmente, da chi vende gadget oppure cibi e bevande), si potrebbe spaziare dai 700 ai mille euro.