«È una vittoria anche nostra Ora serve responsabilità per valutare le competenze»
TRENTO «È una piccola vittoria anche dell’autonomia sana portata avanti in questi anni dal centrosinistra autonomista». Ugo Rossi osserva il risultato dei referendum in Veneto e in Lombardia. E un pizzico di orgoglio trentino scatta. «La nostra — sottolinea il governatore — è un’autonomia che non si contrappone allo Stato, che viene praticata tutti i giorni». Un buon esempio che è stato quindi preso a modello, fa capire Rossi. Che poi torna sui numeri della consultazione: «L’affluenza in Veneto è inequivocabile. E questo è un fatto molto positivo». Ma l’alta risposta degli elettori si riflette sui prossimi passi del governatore veneto Luca Zaia. «Questo risultato — prosegue l’esponente del Patt — carica Zaia di responsabilità. La prima sarà quella di impostare un lavoro serio con il governo. Governo che, attraverso il sottosegretario Bressa, ha già dichiarato la sua disponibilità a trattare». Con un metodo che il presidente trentino ha ben chiaro: «Si dovrà partire dall’analisi delle competenze da delegare alle Regioni, valutando il risparmio grazie alla gestione locale. In questo senso, il risultato economico si realizzerà di conseguenza». Un messaggio implicito a Zaia (che il governatore trentino ha sentito ieri mattina, per congratularsi dell’esito della consultazione) e alla sua richiesta di un ritorno dei nove decimi delle tasse. «Non li abbiamo nemmeno noi» ribatte Rossi. Che precisa: «Bisogna evitare di confondere l’autonomia con la secessione. Due termini che in questi mesi sono stati utilizzati con un po’ di confusione. Mi auguro che l’esito del referendum e i passaggi che seguiranno aiutino a fare chiarezza. Sono convinto che anche il Veneto non potrà che imboccare la strada giusta».
Rossi torna dunque sul rapporto tra Stato e territorio. «Non si può pensare di cambiare il Paese — riflette il presidente della Provincia — se non si dà il giusto valore ai territori. I percorsi devono comunque iniziare dal basso, al di là degli slogan».
Il nodo «Si parla dei nove decimi delle tasse? Non li abbiamo nemmeno noi»