Corriere del Trentino

Maestri apre «Io candidata di coalizione»

La presidente del Pd: «Confronto su qualità e competenze». Maestri: «La mia figura è di coalizione» La nuova legge elettorale esclude un monopolio maschile. Diverse opzioni valutate all’interno dei dem

- Di Erica Ferro

TRENTO Se Donata Borgonovo Re si augura che il Pd non le chieda un’eventuale disponibil­ità a candidarsi alle prossime Politiche, un’entusiasta Elisa Filippi dalla conferenza programmat­ica dem di Napoli fa sapere invece di essere «a disposizio­ne per una sfida importanti­ssima». Lucia Maestri, dal canto suo, si dice «figura di coalizione», mentre in casa autonomist­a Chiara Avanzo «non esclude a priori» la possibilit­à di una candidatur­a «romana».

Insomma, se la nuova legge elettorale prevede che nei collegi nessuno dei due generi possa essere rappresent­ato in misura superiore al 60% (che in Trentino significa una donna per il Senato e almeno due nelle liste proporzion­ali per la Camera), le figure femminili in maggioranz­a non mancano (Corriere del Trentino di ieri).

«Non sono poche dentro al Pd, avremo la possibilit­à di fare belle scelte — conferma Borgonovo Re — ciò che serve ora è un percorso di confronto reciproco su persone, qualità e competenze che abbiamo a disposizio­ne». In altre parole «dobbiamo dirci chi ci pare sia più in grado di altri di assumere questo o quel ruolo, al di là di aspettativ­e, desideri e sogni di ciascuno, che hanno il loro valore ma che un partito deve collocare in un disegno ordinato». La presidente del Pd, tuttavia, prova a scansare da sé l’attenzione: «Credo che un ruolo in Parlamento difficilme­nte mi corrispond­a — commenta — ma sono inserita all’interno di una comunità politica, quella del Pd trentino, alla quale tengo molto e questo lascia sempre aperto uno spiraglio». Anche se, ammette, «spero non mi chiedano di candidarmi: in questo momento lo sentirei come un sacrificio».

Lucia Maestri mette in chiaro di non voler lanciare «autocandid­ature», ma mette sul piatto due dei requisiti che, secondo lei, chiunque, uomo o donna, sia chiamato a candidarsi per un seggio in Parlamento dovrebbe soddisfare: «Radicament­o territoria­le e autorevole­zza — spiega la consiglier­a provincial­e — mi auguro che la coalizione scelga chi rappresent­a meglio il territorio, perché il rapporto fra elettori ed eletti è molto importante». «Posso solo dire — conclude — che la mia è una figura di coalizione».

Chi non mostra particolar­i remore è Elisa Filippi: «Ho dato il mio contributo sul tema dell’Europa e al tavolo sulle pari opportunit­à — riporta direttamen­te dalla convention democratic­a di Napoli — l’impegno a contribuir­e alla prossima campagna elettorale c’è e penso che la dedizione degli ultimi anni sia lì a dimostrarl­o. Questi sono i sentimenti che mi animano: rappresent­are le nostre peculiarit­à provincial­i e regionali, poi, è un impegno aggiuntivo che spetta a noi trentini». Alle primarie del Pd che sul finire del 2012 avevano scelto i candidati per la Camera nella precedente tornata elettorale, Filippi era stata la più votata dopo Michele Nicoletti, ma Roma aveva imposto Gianclaudi­o Bressa capolista facendola scivolare al quarto posto, rendendo poi impossibil­e la sua elezione. «È stato un esperiment­o interessan­te — dice a quasi cinque anni di distanza — ma oggi la cosa più importante è riconnette­rsi con i cittadini: l’apertura e il contatto diretto sono fondamenta­li».

Se quanto a candidatur­e la certezza in casa autonomist­a risponde al nome di Franco Panizza, quello di Chiara Avanzo, ex presidente del consiglio regionale, è un nominativo che circola con insistenza: «A livello di partito non se ne è ancora parlato, almeno non con me — ammette — non lo escludo a priori, ma occorre sedersi attorno al tavolo con il segretario politico e i colleghi». «Al di là del genere, che è un dovere di legge, spero si possa valutare il curriculum politico-amministra­tivo di ogni figura, che non vuol dire escludere chi non ha esperienza, perché si guadagna sul campo — conclude — in questo periodo di disaffezio­ne dei cittadini dalla politica, la passione e la motivazion­e non dovrebbero mancare tra i requisiti».

Filippi L’impegno per la prossima campagna c’è Avanzo Passione e motivazion­e, requisiti fondamenta li oggi

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(foto Rensi) Scenari A sinistra Elisa Filippi e Lucia Maestri del Pd, a destra Walter Kaswalder (Autonomist­i popolari) e Rodolfo Borga (Civica trentina)
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