Collini: «Folgarida, non cercheremo altre avventure»
Sono quattro i rappresentanti di Campiglio. L’addio di Albasini e del curatore Mandrioli In elaborazione un piano industriale decennale: ristrutturazione del debito e innevamento
L’assemblea di Funivie Folgarida Marilleva ieri ha sancito l’uscita dalla fase critica e l’arrivo della nuova proprietà. Collini, presidente della capofila Funivie Campiglio, ha promesso: «Non cercheremo altre avventure», attenzione focalizzata sull’attività caratteristica, senza rischi inutili.
DIMARO Le Funivie Folgarida Marilleva ripartono da una nuova governance, controllata da Funivie Madonna di Campiglio. Ieri a Dimaro si è svolta l’ultima assemblea con il presidente Aldo Albasini e il vicepresidente, curatore fallimentare di Aeroterminal, Luca Mandrioli.
La governance
Dopo la vittoria all’asta della cordata guidata da Campiglio, ai primi di agosto, ieri è stata approvata la composizione del nuovo board. Quattro i rappresentanti di Funivie Campiglio: il presidente Sergio Collini, Marcello Andreolli (in cda di Campiglio e di funivie Pinzolo), Patrizia Ballardini e Paolo Toniolatti. Il sindaco di Dimaro-Folgarida Andrea Lazzaroni è in rappresentanza di Trentino sviluppo, mentre Franco Zini entra per la Val di Sole group, la compagine degli imprenditori solandri. Come settimo componente è stato confermato Mario Slucca, designato dai titolari degli strumenti finanziari partecipativi Sfp1 (uno dei sistemi con cui la società è stata salvata). La nomina di presidente e vicepresidente di Ffm è demandata a settimana prossima.
Novità nella cordata imprenditoriale coinvolta in Ffm. Per le società finanziarie non ci sarà un membro in cda, ma in Sas entrerà l’ad di Finanziaria trentina, Massimo Fedrizzi. Inoltre in Val di Sole group, oltre all’Unione (con un milione), entrano Dao (con 500.000 euro), la Cassa rurale Val di Sole, ma anche Carosello Tonale e Funivie Pejo. Per il collegio sindacale è stato eletto presidente Maurizio Scozzi (Trentino sviluppo), sindaci effettivi Michele Ballardini e Paolo Caroli; supplenti Tommaso Gabrieli e Giuseppe Bolza.
I saluti
In assemblea il presidente uscente Albasini ha ringraziato «per i 9 anni di grande esperienza» fatti in Ffm. Mandrioli a margine ha dichiarato: «Siamo contenti dell’esito della vicenda: ci sono pochi casi in Italia in cui un concordato in continuità ha un esito positivo. Oggi la società ha tutti gli strumenti per continuare a operare. C’è un grande progetto aggregativo di crescita».
Il futuro
Intervenendo in assemblea Collini è entrato subito nel merito: «Noi non cercheremo altre avventure: ci occuperemo pragmaticamente della skiarea, l’accordo commercia- le fra Folgarida, Campiglio e Pinzolo«, che in prospettiva diventeranno un’unica società. In definizione un programma decennale, «che privilegerà gli investimenti e se ci saranno condizioni tornerà anche a distribuire dividendi», quella remunerazione ai soci bloccata da quando il crac Aeroterminal ha rischiato di mandare in default Ffm, salvate dal concordato in continuità impostato da Mandrioli. Sul fronte societario Collini vuole prima di tutto ristrutturare il debito, riducendo gli oneri finanziari:; vuole modificare gli strumenti partecipativi, che bloccano i dividendi, trasformandoli in un mutuo; valorizzare i terreni (70.000 metri cubi) in capo a Valli, «affrontando con serenità il problema con il Comune».
Rispetto all’attività tipica, in primis la nuova proprietà intende affrontare il problema dell’innevamento artificiale, costruendo un bacino di innevamento da 150-200mila metri cubi, senza metterci 12 anni come è successo per Campiglio. Inoltre vuole allargare le piste. «E va aperto un tavolo di lavoro per riqualificare Marilleva», ha detto Collini.