Beni comuni, Palazzo Thun cerca graffitari
Le linee guida della nuova delibera. Maule: non vogliamo solo dare «una mano di bianco»
Vuoi dipingere un muro della tua città? Vuoi pulire un giardino pubblico? Ora puoi. È il senso della delibera del Comune di Trento sui «Ritocchi Urbani» che predispone le nuove linee guida.
TRENTO Vuoi dipingere un muro della tua città? Ti vuoi occupare di un parco o di un giardino pubblico? O preferisci darti alla rimozione di grafici vandalici, piuttosto che pulire fontane o panchine? Ora puoi.
Non dice esattamente così, ma il senso della nuova deliberazione dell’amministrazione comunale di Trento sui «ritocchi urbani» è quello di coinvolgere i cittadini e soprattutto i giovani nell’attività di pulizia e abbellimento della cosa pubblica. Il regolamento, per la verità, già c’era (n. 54/2015), solo che ora sono state predisposte le linee guida per consentire una rapida organizzazione degli interventi, garantire la massima collaborazione tra tutti i soggetti e, soprattutto, coinvolgere i giovani.
«In particolare — spiega Chiara Maule, assessora del Comune di Trento con delega per le materie della partecipazione — abbiamo interessato anche l’assessorato delle politiche giovanili. L’obiettivo non è solo quello di dare una mano di bianco, ma anche quello di realizzare murales o altre creazioni artistiche. Penso ad esempio a quanto fatto al sottopasso di Roncafort». Entrando nei dettagli, gli obiettivi sensibili da individuare per la pulizia o l’abbellimento, «purché non tutelati dalla soprintendenza per i beni culturali», possono essere: muri stradali, viadotti, sottopassi, edifici pubblici di proprietà comunale o in disponibilità, elementi di arredo urbano come fontane, panchine, pensiline, cassette di impianti tecnologici, giochi per bambini, pali e cartelli segnaletici, cestini, bacheche (l’elenco è lungo).
Una volta individuato il bene pubblico da rimettere in sesto (è compresa anche pulizia da affissioni abusive, adesivi, ragnatele, ruggine, segni di usura, incrostazioni) il cittadino o i cittadini – ma possono essere anche istituti scolastici o associazioni – devono compilare un modulo predisposto per la presentazione della proposta.
Secondo la nuova delibera entro 10 giorni la pratica dovrebbe essere evasa e si potrà procedere agli interventi. Nel caso siano richieste attrezzature o materiali particolari queste potranno essere forniti dal Comune che, se necessario, garantirà anche la presenza di personale incaricato».