Centrodestra, Borga ancora indeciso Fugatti: «Collegi, partiamo perdenti»
Lega nord, quattro donne. Kaswalder in Valsugana: «Patto di ferro»
«Unita e allargata». Sono queste le parole d’ordine nel centrodestra trentino in riferimento alla coalizione da presentare alle Politiche. Lo schema nazionale Forza Italia-Lega nord-Fratelli d’Italia in Trentino intende riproporsi coinvolgendo «tutte le liste territoriali». Se l’accordo è praticamente già fatto con Agire di Claudio Cia e Walter Kaswalder sarebbe già sicuro di correre in Valsugana (nonostante dica che Roma non gli interessi, «l’importante è fare un buon lavoro in Trentino»), Rodolfo Borga si limita a «escludere fin d’ora qualsiasi ipotesi di appoggio, anche indiretto, al centrosinistra».
Nonostante la diversità di approccio («Sarà una battaglia all’ultimo voto, collegio per collegio» annuncia Giacomo Bezzi, «partiamo perdenti, sappiamo benissimo che la partita è ostica» commenta Maurizio Fugatti), a destra, per ora, si punta all’unità. «C’è un gran bel vento a livello nazionale — sostiene Bezzi (Forza Italia) — e noi vogliamo coinvolgere tutte le liste territoriali». Quanto alla rappresentanza di genere il consigliere taglia corto: «Non abbiamo problemi».
Più definita pare la situazione in casa Lega nord, che sembrerebbe intenzionata a candidare Bruna Giuliani (consigliera comunale di Trento), Martina Loss (consigliera circoscrizionale nel capoluogo), Stefania Segnana, consigliera di Borgo e Giulia Zanotelli in consiglio a Cles. «Il centrosinistra misurerà la sua forza in vista delle provinciali anche da questa tornata elettorale — commenta Fugatti — quindi tutti quelli che gli si oppongono dovrebbero adoperarsi affinché ne esca indebolito». Tradotto: anche «perdere bene» potrebbe essere utile in ottica provinciale. «Siamo aperti a tutte le liste civiche territoriali — precisa il segretario del Carroccio trentino — anche a Progetto Trentino e alla Civica».
Rodolfo Borga mette le mani avanti ma non chiude: «Vedremo cosa fare, dovremo discutere — spiega — certo è che la nostra posizione escluderà qualsiasi ipotesi di appoggio, anche indiretto, al centrosinistra».
Si spinge a invocare la necessità di un «patto di ferro», infine, Walter Kaswalder, «per concorrere tutti insieme nei collegi proporzionali: qualche seggio si riuscirebbe a strappare. Dovremmo lasciare da parte le peculiarità che ognuno di noi ha, anche in vista delle elezioni provinciali».