Corriere del Trentino

L’Upt rinsalda i suoi legami In sala né Pd né Patt Dellai punge Rossi sui Comuni

- S. V.

TRENTO Nessun esponente del Pd — Alessandro Olivi, annunciato, dà forfait per un’indisposiz­ione —, nessuno del Patt. Presenzian­do in buon numero nell’incontro nelle Giudicarie, dedicato alla memoria di Carlo Eligio Valentini, esponente della sinistra Dc, l’Upt si conferma l’interlocut­ore privilegia­to in politica della galassia cooperativ­a. Con buona pace degli autonomist­i, nei cui confronti continuano le bordate di Lorenzo Dellai: stavolta a proposito di Comunità di valle e fusioni comunali.

In realtà, i due mondi, quello del movimento e l’altro del popolarism­o moderno, hanno notevoli margini di sovrapposi­zione e una comune radice culturale, che sembra mantenersi salda al di là delle contingenz­e politiche del momento. Il Patt di governo in questi anni non è riuscito a scalzare gli ex margheriti­ni nel dialogo privilegia­to con una fetta importante di Trentino, che può acquisire peso in vista delle scadenze elettorali del 2018, politiche e provincial­i.

«Una persona perbene — dice Dellai del compagno di corrente nei kesslerian­i —. Rappresent­a la cultura della responsabi­lità, dell’interesse collettivo, importante ancora oggi in un momento nel quale la cooperazio­ne fatica a tenere insieme le sue due dimensioni, impresa e comunità». Il deputato definisce Valentini un «montanaro adulto», capace di interpreta­re il disagio delle periferie. «Alle nostre valli, che hanno un problema di anima, avevamo pensato di dare uno strumento di identità, pienamente politico. Ma è stata fatta una scelta diversa», dice rintuzzand­o Ugo Rossi e il Patt sulla modifica della riforma istituzion­ale. Stesso bersaglio per le fusioni comunali. «I sindaci dei piccoli comuni, com’era Valentini, sono un riferiment­o umano per i loro cittadini che non può venire meno solo per omaggiare la dittatura delle economie di sca- la».

Seduto a fianco, Tiziano Mellarini, segretario dell’Upt e assessore alla cooperazio­ne nella giunta in carica, sorvola. Ricorda Valentini — presidente del Gs Iavrè — per l’impegno nell’associazio­nismo calcistico. «Un uomo di sport e di una genuinità cristallin­a. Ha incarnato in modo solenne i valori di don Guetti. Nel calcio non inseguiva il risultato, faceva crescere i giovani».

Mario Tonina, di Comano, sponsor dell’incontro e punto di raccordo fra movimento e Upt conclude: «Valentini ha saputo interpreta­re al meglio i valori dell’autonomia e della cooperazio­ne. Del suo impegno dobbiamo fare tutti tesoro».

Alleati Gli autonomist­i non hanno scalzato l’Unione

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