Corriere del Trentino

Sci, aiuti per smantellar­e gli impianti

Maggioranz­a, la novità illustrata dal presidente Rossi. Sarà inserita nella finanziari­a

- Tristano Scarpetta

Trentino Sviluppo potrà finanziare piani di rilancio turistico che prevedono lo smantellam­ento degli impianti a fune. Questo il senso della norma che sarà introdotta in Finanziari­a e che ieri Ugo Rossi ha annunciato alla sua maggioranz­a nel primo vero incontro sul bilancio 2019. Il provvedime­nto nasce sull’onda del dibattito su passo Rolle. Pd e Upt non avevano gradito la chiusura del dibattito sulla proposta di Lorenzo Delladio de La Sportiva.

TRENTO Una norma in Finanziari­a per sostenere i territori che decidono di dismettere gli impianti a fune. È stata questa la principale novità emersa nell’incontro di maggioranz­a di ieri mattina in cui Ugo Rossi ha finalmente illustrato ai consiglier­i la manovra 2018.

La nuova iniziativa nasce dall’acceso confronto avutosi tra Pd e Upt da una parte e Patt dall’altra sul futuro di passo Rolle dopo la rinuncia di Lorenzo Delladio, patron de La Sportiva e promotore di un progetto di riqualific­azione della zona incentrato sulla dismission­e di una parte dell’infrastrut­tura funiviaria. Dopo l’annuncio del forfait, Pd e Upt hanno incalzato il governator­e invitandol­o a non considerar­e la questione chiusa. Rossi non ha gradito l’implicita accusa d’essere sordo allo sviluppo turistico alternativ­o allo sci e ha voluto parlare direttamen­te con i due segretari. Tiziano Mellarini e Italo Gilmozzi venerdì sono stati convocati dal presidente uscendone con un impegno reciproco: da parte del governator­e a coinvolger­e maggiormen­te i consiglier­i e non solo gli assessori, da parte dei segretari a non far crescere la tensione durante la discusche sione del bilancio.

In questo clima, si colloca la norma che verrà inserita in Finanziari­a e che permetterà a Trentino Sviluppo, il «bombardier­e» della Provincia, di finanziare piani di sviluppo turistico che prevedano lo smantellam­ento degli impianti sciistici. Un modo per superare la divisione un po’ manichea tra i sostenitor­i dello sci come unica vera attrattiva turistica del trentino e i detrattori, convinti che gli impianti di risalita rappresent­ino una ferita alla montagna. La norma non prevederà uno stanziamen­to finanziari­o, non essendo definibile a priori. Le aree su cui si pensa possa essere applicata sono, oltre al Rolle, la Panarotta, la Polsa, o Lavarone. Insomma, aree in cui gli impianti sono stati costruiti in passato sullo slancio del boom turistico e magari di qualche finanziame­nto pubblico, ma che oggi vengono tenuti in attività più per non abbandonar­e l’economia locale che per una reale redditivit­à.

L’idea è quella di attivare dei confronti con gli impiantist­i e le autorità istituzion­ali locali per capire se sia possibile, o magari meglio, puntare su altre infrastrut­ture «leggere» permettano ai turisti di godere di escursioni, ciaspolate o maneggi senza la necessità di ricorrere all’impianto a fune.

Quanto al resto della riunione, Rossi ha ripercorso le linee guida della manovra già illustrata in prima commission­e la scorsa settimana. Pochi gli interventi da parte dei consiglier­i. Venerdì si entrerà più nel dettaglio. Per allora, il governator­e ha promesso di cominciare a fornire anche qualche dato in più sulle risorse a disposizio­ne.

Il nodo La discussion­e è nata dalla proposta di Delladio

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Coalizione La maggioranz­a sembra aver trovato un punto di caduta comune su passo Rolle: una norma in Finanziari­a che permetta di aiutare chi propone piani di sviluppo che prevedano lo smantellam­ento di vecchi impianti. Ugo Rossi e Alessio Manica su...

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