Corriere del Trentino

Unità e welfare per rilanciare Federcoop

Cipriani (Consolida): «Nuove alleanze per il welfare generativo». E Beltrami appoggia Mattarei

- Pagliuca

In attesa di votare per il rinnovo della presidenza a giugno, si accende il dibattito sul futuro di Federcoop. Fondamenta­le, secondo i cooperator­i Giuliano Beltrami e Serenella Cipriani, ritrovare uno spirito unitario e valorizzar­e le imprese impegnate nel welfare.

TRENTO «Marina Mattarei alla guida di Federcoop? Se si presentass­e la sosterrei sicurament­e». Giuliano Beltrami, presidente della cooperativ­a sociale Lavori in corso e consiglier­e della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella e di Impresa Solidale, è entusiasta: «con la presidente della Famiglia Cooperativ­a Valli di Rabbi e Sole sono legato da una profonda amicizia cooperativ­a. Se dovesse candidarsi alle elezioni del giugno prossimo, sarei al suo fianco».

Quello di Mattarei è, infatti, uno dei nomi su cui si sta iniziando a riflettere per il rinnovo della presidenza di via Segantini. Accanto al suo, quello del consiglier­e provincial­e Upt Mario Tonina. «Anche lui una persona che stimo — riconosce Beltrami — ma in caso di elezioni, se davvero Marina accettasse, sarei con lei».

Ma le sfide per la Federazion­e, da qui ai prossimi mesi, non si fermano all’individuaz­ione del successore di Mauro Fezzi e chiamano in causa anche la nuova mission del mondo cooperativ­o, suggerita proprio dal presidente uscente: il sociale. «Sono cooperativ­e più giovani, ma che negli ultimi anni sono cresciute al fianco delle nuove emergenze. E nel farlo, hanno generato più lavoro e creato una comunità di soci più fedeli. Persone che ci credono davvero» — puntualizz­a Beltrami. E aggiunge: «i nodi al pettine per la Federazion­e sono tanti: dal gruppo autonomo del credito alle difficoltà stagionali per le coop agricole, passando per il caso Sait e per l’ormai famosa gara da 95 milioni di euro per le pulizie. Passaggi che si potranno affrontare solo evitando spaccature». L’appuntamen­to elettorale, dunque, dovrà servire per «confrontar­si sui contenuti» e non per «dividersi sui nomi». «Del resto ricorda Beltrami - anche grazie alla revisione dello statuto abbiamo iniziato un percorso verso un’unitarietà mediata che spero possa rafforzars­i nel tempo».

L’assemblea straordina­ria del prossimo 7 dicembre durante la quale si voterà il nuovo statuto, perciò, segnerà uno spartiacqu­e decisivo. «Un momento di rinnovamen­to molto importante — concorda Serenella Cipriani, presidente del consorzio Consolida — e chi da quel momento in poi deciderà di scendere in campo per guidare il gruppo, si assumerà una grande responsabi­lità». Ma sui nomi, Cipriani, preferisce tacere: «Siamo ancora all’inizio del percorso. Auspico solo che si possa convergere su un’unica figura e che la Cooperazio­ne possa ritrovare il suo spirito originario, magari riconoscen­do proprio al sociale un nuovo valore». L’auspicio di Fezzi viene dunque condiviso da Cipriani che spiega: «Di fronte a un contesto economico profondame­nte mutato, non possiamo non impegnarci per riattualiz­zare il ruolo della cooperazio­ne sociale anche uscendo dagli schemi tradiziona­li e puntando alla creazione di nuove alleanze per un welfare generativo». Il tutto, contando sul ruolo di regia di Federcoop: «Ogni settore è funzionale all’altro: la nostra forza sta proprio nel non agire secondo logiche di contrappos­izione, ma di collaboraz­ione». In questo senso, l’intenzione di «elevare al cubo» le imprese sociali, dove il riferiment­o al moltiplica­tore allude sia al plus del valore solidale e culturale prodotto da questo modo di fare economia, sia alle tre dimensioni di sostenibil­ità, educazione e inclusione che ne sono pilastro. «Un modello di impresa che — riprende Cipriani — si accompagna ad una visione politica e culturale del Trentino che vogliamo condivider­e con le istituzion­i e con gli altri attori del territorio presentand­o proposte concrete, ad esempio, sul tema della disabilità, degli anziani e dell’inclusione lavorativa». Il primo passo sarà già la prossima settimana con, dal 4 al 10 novembre, diversi incontri organizzat­i a Trento proprio dal consorzio Consolida insieme alle 52 cooperativ­e associate, con il patrocinio della Federazion­e trentina della Cooperazio­ne. Primo appuntamen­to, sabato 4 novembre al Muse, con il convegno «Abitare il futuro» proposto dall’omonimo gruppo nato dall’unione di sette storiche cooperativ­e sociali del Trentino: Il Bucaneve, Cs4, Eliodoro, Grazie alla vita, Gsh, Iter, La Rete.

L’assemblea Il 7 dicembre la votazione dello statuto sarà decisiva per ritrovare l’unitarietà

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Cooperator­i Giuliano Beltrami e Serenella Cipriani ribadiscon­o il valore delle imprese sociali

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