Corriere del Trentino

«Elezioni, Rosatellum legge iniqua»

Riforma, centrodest­ra critico. Mdp: pessima soluzione. Dellai: un compromess­o

- Rossi Tonon

«Il Rosatellum è iniquo». Dura critica da parte del consiglier­e provincial­e Rodolfo Borga alla nuova legge elettorale. Perplessit­à sono state espresse ieri anche dai consiglier­i Claudio Civettini, Walter Viola, Gianfranco Zanon e Walter Kaswalder. Ma il Rosatellum non ottiene consensi nemmeno nel centrosini­stra: Dellai lo definisce «un compromess­o» e Lorandi (Mdp) «una legge pessima». Intanto le forze di sinistra lavorano per una possibile unione.

TRENTO «Il Rosatellum è profondame­nte iniquo». Rodolfo Borga non nasconde tutte le proprie perplessit­à rispetto alla nuova legge elettorale. Dubbi e critiche condivise con il collega di partito Claudio Civettini (Civica Trentina), e di aula Walter Kaswalder (Gruppo misto), Walter Viola e Gianfranco Zanon (Progetto Trentino). «Si tratta di una legge elettorale tagliata su misura per Pd e Svp» continua, mentre Kaswalder sostiene che «l’introduzio­ne della clausola per cui l’otteniment­o di due seggi da parte di un partito fa decadere la soglia del 20%, assicura la presenza in Parlamento alla Svp ma taglia fuori le altre minoranze». Per Viola «il Rosatellum è un pasticcio» che «rischia di allontanar­e la gente dal voto» e determiner­à una condizione per cui «le coalizioni non reggeranno l’urto del governo, che avrà una composizio­ne diversa rispetto al gruppo che lo ha sostenuto». In conclusion­e «il Rosatellum mette a disagio i partiti territoria­li a favore di quelli nazionali» aggiunge Borga, che annuncia l’intenzione di «valutare insieme alle minoranze altoatesin­e cosa fare di concreto: non tanto un ricorso, quanto una sollecitaz­ione».

Ma i dubbi sul valore del Rosatellum non riguardano solamente il centrodest­ra. Per il presidente di Democrazia Solidale Lorenzo Dellai la nuova legge elettorale «è un compromess­o». «Forse l’unico possibile in questo momento — aggiunge il deputato — Di sicuro non è la legge elettorale di cui il Paese aveva bisogno, ma di fatto è quella che vige e con cui dovremo fare i conti». Spostandos­i ulteriorme­nte a sinistra, il risultato non cambia. «Il Rostellum è una pessima legge» commenta Fabiano Lorandi, riferiment­o trentino di Mdp, che evidenzia sia il «vulnus» di «non assicurare la governabil­ità alla coalizione con la maggioranz­a», sia «il modo in cui si è arrivati all’approvazio­ne: con una fiducia che ha privato il Parlamento della possibilit­à di entrare nel merito».

Critiche a parte, in Trentino si lavora in vista delle elezioni. «Per le nostre valutazion­i attendiamo di capire come si evolverà il processo di ricomposiz­ione della sinistra unitaria a sinistra del Pd — spiega Lorandi — Abbiamo incontrato Possibile, Verdi, Insieme per Trento e dialoghere­mo anche con Sinistra italiana». Un fronte che potrebbe minare le certezze del centrosini­stra autonomist­a in alcuni collegi. Nel frattempo, dopo la firma dell’accordo, Upt e Pd si apprestano a collaborar­e attivament­e. «Un documento come quello si sottoscriv­e se poi si lavora per mettere in campo delle iniziative comuni» sottolinea Dellai, che auspica di «trovare presto quelle migliori».

Oltre i democratic­i Mdp e Verdi vicini Lorandi: «Incontri con tutte le forze a sinistra dei dem» Borga Le nuove regole sono state tagliate su misura della maggioranz­a regionale

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Sintonia A sinistra l’ex Patt Walter Kaswalder, a destra il capogruppo di Civica Trentina Rodolfo Borga. I due sono d’accordo con le critiche al Rosatellum (Rensi)

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