Corriere del Trentino

Budget Comuni aumentato di sette milioni

Fondi in aumenti di 7 milioni. Resta il nodo del personale, i sindaci: «Serve cambio 1 a 1»

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Sette milioni di euro, di tanto aumenterà il budget a disposizio­ne diretto dei Comuni attraverso il Protocollo di finanza per gli enti locali del 2018. Resta il nodo sulle sostituzio­ni dei pensioname­nti.

TRENTO Aumenta il budget a disposizio­ne dei Comuni. È questa la prima grande novità introdotta dal Protocollo di finanza per il 2018, su cui ieri si sono confrontat­i gli esponenti del Consiglio delle autonomie locali e l’assessore provincial­e Carlo Daldoss. Il presidente del Cal Paride Gianmoena ha evidenziat­o come il documento riconosca «il ruolo di responsabi­lità che, negli ultimi anni, i Comuni hanno assunto in termini di risanament­o e riduzione della spesa pubblica».

Nel dettaglio, il protocollo prevede 50 milioni di euro (l’anno scorso erano 70), ndr di spazi finanziari, risorse in reale disponibil­ità dei Comuni, ma di fatto bloccati da meccanismi per il rispetto della stabilità di bilancio. A crescere è invece il budget, vale a dire i soldi che i Comuni possono utilizzare senza vincolo di destinazio­ne e strategici per opere di manutenzio­ne. In questo caso le risorse lievitano infatti a 40 milioni, ossia 7 milioni di euro in più rispetto al 2017.

Se da un lato i Comuni respirano, dall’altro soffrono. Resta infatti il nodo del personale, punto su cui i membri del Cal hanno espresso la necessità di rimuovere il blocco dei limiti al turn over per assumere nuovo personale.

Nel corso del 2018 i pensioname­nti riguardera­nno circa 100 dipendenti e i Comuni, dopo aver rinunciato negli anni scorsi a circa 400 posti di lavoro, hanno chiesto la sostituzio­ne nella misura 1 a 1. Un fronte su cui Daldoss ha mostrato disponibil­ità, illustrand­o una proposta che ha definito «di responsabi­lità».

L’idea prevede la possibilit­à di mantenere il 100 per cento della spesa dell’anno precedente, vale a dire il 2017, di cui il 50 per cento in assegnazio­ne al territorio. Il restante 50 per cento coprirebbe nuove assunzioni, rivolte a giovani laureati, con l’obiettivo di qualificar­e nuove figure. Questi dipendenti affiancher­ebbero per circa sei mesi il personale uscente dando così vita a un meccanismo di accompagna­mento e formazione con l’obiettivo di dare risultati immediati in termini di competenza ed efficienza. Un processo la cui cabina di regia sarebbe affidata proprio al Cal. «Inoltre vengono confermate le maggiori risorse chieste dai Comuni con il protocollo 2017 relativame­nte agli asili nido, confermati anche i 4 milioni di comparteci­pazione da parte della Provincia sul reddito dei fabbricati D» ha aggiunto Gianmoena.

Per tutti i meccanismi di spesa, in particolar­e per quelli che vanno a favore del personale e delle assunzioni, occorrerà per le amministra­zioni comunali rispettare i vincoli di bilancio che sono stati assegnati loro.

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Confronto A sinistra l’assessore Daldoss, a destra Gianmoena (Rensi)

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