Startup, il modello trentino ispira la Russia A guidare l’innovazione anche la qualità di vita
TRENTO Un investimento da 4 miliardi di euro, oltre 95 società insediate, partnership avviate con i più importanti players dell’innovazione mondiale come Cisco, Microsoft, Samsung, Nokia, Boeing. E un evento dall’alto profilo internazionale in cui, accanto a Israele, Francia, Singapore, Lussemburgo, Polonia ed Estonia, ha trovato posto anche il Trentino. Piazza Dante, infatti, è stata l’unica realtà istituzionale italiana invitata a partecipare al Moscow Open Innovation Forum, la kermesse dell’innovazione tenutasi dal 16 al 18 ottobre in Russia e lanciata nel 2014 dal primo ministro Dmitrij Medvedev per mettere a confronto governi, imprese e ricercatori su innovazione digitale e trasformazioni globali. «Il Trentino — spiega Raffaele Farella, dirigente per le attività internazionali della Provincia Autonoma di Trento — è stato preso a modello per le strategie usate nell’attrazione dei talenti e delle imprese. Del resto, siamo un territorio dalle dimensioni limitate ma con la più alta presenza di startup in Italia. Dimostrazione che utilizzando determinate leve si possono raggiungere risultati anche molto ambiziosi». Se il Trentino si è fatto strada nell’agone dell’innovazione internazionale, infatti, secondo il dirigente, è perché ha saputo puntare su formazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico alle imprese, mettendo in campo una filiera integrata di risorse con progetti costanti e continuativi nel tempo. «Ma soprattutto — sottolinea Farella — abbiamo specializzato il nostro territorio in meccatronica, green tech e Ict, assicurando al tempo stesso una buona qualità di vita per chi decide di trasferirsi qui». L’ecosistema, infatti, deve saper essere attrattivo non solo per le aziende che scelgono di trasferirsi, ma anche per i dipendenti e per le loro famiglie.
Indicazioni preziose per la Russia che da anni sta cercando di fare concorrenza alla Silicon Valley californiana con il suo mega hub dell’innovazione: Skolkovo, quartiere di Mosca interamente rinnovato e trasformato in incubatore attrattivo per le industrie hi tech di tutto il mondo. Colosso che ha ospitato il Forum a cui hanno partecipato oltre 5 mila delegati tra i rappresentanti del governo federale e delle imprese più avanzate e 800 esperti internazionali, alcuni dei quali nei prossimi mesi arriveranno anche in Trentino. Piazza Dante, infatti, è tornata a casa avendo incassato un duplice impegno: la disponibilità delle delegazioni russa e israeliana a visitare la provincia e l’invito per i rappresentanti trentini a Tel Aviv. Obiettivo: prendere ispirazione su nuovi modelli di marketing territoriale integrato e, soprattutto, «rinnovare la cultura imprenditoriale, puntando — auspica Farella — a sviluppare un nuovo approccio al rischio d’impresa».
Il tutto, con gli occhi sempre puntati al mondo accademico. Al viaggio, infatti, ha partecipato anche il professore dell’Università di Trento, Renato Troncon, coordinatore del Design Research Lab, centro di ricerca applicata specializzato nel Service Design Thinking. Progetto a cui l’Agenzia per l’Innovazione russa sta guardando con particolare interesse e che nei prossimi mesi potrebbe diventare oggetto di importanti partnership.