Nuove ombre su Moosburger, l’ex aiuto parroco
Il pm ha chiesto la sorveglianza speciale. Nel 2011 fu condannato per violenza sessuale su minori
BOLZANO I fatti contestati, precisa subito il suo difensore, «risalgono ad alcuni anni fa, diciamo cinque o sei». Intanto, però, la Procura di Bolzano ha chiesto la sorveglianza speciale per Klaus Moosburger, l’ex aiuto parroco di Varna che nel 2011 venne condannato con rito abbreviato a quattro anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti di undici minorenni e per produzione e detenzione di materiale pedo-pornografico. Da un po’ di tempo, dunque, è in corso un’indagine da parte della Procura, che contesterebbe a Moosburger un paio di episodi, sempre relativi a presunti atti sessuali con minori, la cui veridicità ed entità è ancora però tutta da verificare. «Allo stato non c’è nulla di definito, siamo in fase d’indagine e andrà tutto accertato», sottolinea l’avvocato Marco Ferretti, legale di fiducia dell’uomo. Lunedì si è tenuta un’udienza relativamente alla richiesta avanzata dalla Procura, ma al momento l’iter è sostanzialmente fermo e si è optato per un rinvio per impedimento in quanto, come confermato dallo stesso avvocato Ferretti, «Moosburger ha problemi di salute piuttosto seri». Sull’istanza, dunque, non si è ancora giunti a una decisione ed è stata fissata una nuova udienza al 18 dicembre prossimo. Con la sorveglianza speciale generalmente si vieta alla persona di avvicinarsi a luoghi considerati «sensibili», dunque in questo caso scuole, piscine e qualsiasi altro posto frequentato da minorenni. Inoltre, solitamente ci si deve presentare a intervalli regolari in questura o presso la caserma dei carabinieri e si devono evitare frequentazioni con determinate categorie di persone. Moosburger era stato condannato con rito abbreviato a 4 anni di reclusione e ha finito di scontare la sua pena. I fatti contestati si erano verificati tra il 2006 e il 2009 e riguardavano episodi di violenza sessuale su minori di 14 anni. Nonostante una pena base di partenza che si aggirava intorno ai 12 anni, Moosburger era riuscito a ottenere il riconoscimento delle attenuanti anche a seguito del pagamento di alcune decine di migliaia di euro alle parti lese. Al giovane venne inoltre riconosciuto un «parziale vizio psicologico», aspetto che ha comportato il riconoscimento delle attenuanti generiche
Indagini Al vaglio della Procura episodi risalenti ad alcuni anni fa