Corriere del Trentino

Investimen­ti: +18%. Distretti, l’export tiene

Segnali positivi in Trentino. Il parco autocarri merci su base annua aumenta dell’11,8%

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TRENTO Segnali positivi dall’economia trentina. La Camera di commercio attesta un +18% sugli investimen­ti; Intesa Sanpaolo segnala un buon andamento dei distretti rispetto all’export; pure il parco di autocarri circolante in provincia cresce dell’11,8% fra il 2015 e il 2016, segnala l’Airp.

Secondo l’ente camerale l’anno scorso l’89,4% delle imprese del campione indagato ha effettuato investimen­ti, a fronte di un 10,6% che invece ha dichiarato di non averne effettuati. Nello specifico, gli investimen­ti totali per addetto sono ammontati mediamente a 9.947 euro (8.433 euro per investimen­ti fissi e 1.514 per investimen­ti immaterial­i). Rispetto al 2015 gli investimen­ti totali sono aumentati del 18,1% e, in particolar­e, del 20,6% quelli fissi e del 5,7% quelli immaterial­i.

L’incidenza degli investimen­ti sul fatturato è risultata essere pari al 4,3%, quindi in leggero aumento rispetto al 3,6% dell’anno precedente. Nel 2016, le decisioni sull’entità degli investimen­ti sono state condiziona­te in primis dall’andamento della domanda (32,6%), ma dall’andamento del mercato di riferiment­o (30,5%) e dalla disponibil­ità di condizioni monetarie e finanziari­e favorevoli (29,5%). Per il presidente Gianni Bort «un quadro che conferma la percezione di un clima economico in moderata ripresa».

Per quanto riguarda l’export, nel secondo trimestre 2017 i distretti del Trentino-Alto Adige hanno registrato 435 milioni di euro di esportazio­ni, con una decisa accelerazi­one di +29 milioni pari al +7,2% tendenzial­e. I vini rossi e bollicine di Trento, pur rallentand­o, hanno messo a segno il terzo trimestre consecutiv­o di incremento (+1,6% tendenzial­e). Le esportazio­ni sono aumentate soprattutt­o in Svezia, Regno Unito e Danimarca, Austria e Finlandia. Per le mele del Trentino le esportazio­ni verso Austria, Regno Unito, Iraq, Norvegia e Danimarca hanno compensato gli ulteriori cali registrati verso l’Egitto e l’Algeria, consentend­o al distretto di conseguire un buon incremento tendenzial­e del +3,8%. Nel secondo trimestre del 2017 il porfido di Val di Cembra ha avuto un ulteriore calo delle esportazio­ni (-10,5% tendenzial­e) rispetto agli anni precedenti, nonostante storicamen­te nel secondo trimestre i valori esportati tocchino i picchi annuali: rispetto al corrispond­ente periodo del 2008 il distretto ha perso il 32,1% delle esportazio­ni. Per quanto riguarda i mercati, interessan­te vedere come le bollicine trentine abbiano guadagnato terreno in Gran Bretagna e perso in Usa.

Per quanto riguarda il monitoragg­io del parco circolante di autocarri leggeri e pesanti per il trasporto merci, il Trentino Alto Adige con una media del +12,8%, 2016 su 2015, è la seconda regione in classifica, per aumenti, dietro solo al +27,9% della Val D’Aosta. Nel dettaglio si parla di 58.524 autocarri in Trentino nel 2015 saliti a 65.431 nel 2016. L’Alto Adige invece cresce del 14,1%, passando da 47.039 a 53. 668 unità. In regione l’incremento è da 105.563 a 119.099 autocarri, +12,8%.

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