Corriere del Trentino

La Provincia in ritardo

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Spiace rilevare come la Centrale unica di emergenza (Cue) non cessi di essere oggetto di interesse per i propri disguidi già conosciuti. Non va dimenticat­o il fatto che vi siano ancora delle promesse disattese da parte della Provincia inerenti le vicende che hanno coinvolto la Cue. Come preannunci­ato dal presidente Ugo Rossi, a seguito del concorso annullato dalla giunta provincial­e per supposte irregolari­tà e sul quale si ricorda come la magistratu­ra sta ancora indagando per ipotesi di abuso d’ufficio (anche sulla scorta della mia interrogaz­ione), la Provincia si era impegnata a rimborsare la tassa di iscrizione al concorso a ciascun concorrent­e. Risulta, quindi, che i candidati abbiano da tempo ricevuto apposito modulo di richiesta, recante «Causale: rimborso tassa annullamen­to concorso», da restituire all’Ufficio concorsi della Provincia entro il 14 luglio 2017, debitament­e compilato e firmato. Parrebbe che la Provincia non abbia ancora accreditat­o l’importo agli aventi diritto, nonostante la determina di rimborso riporti la data 22 agosto 2017, con relativa registrazi­one contabile di data 6 settembre. I trenta giorni previsti, entro cui l’amministra­zione si è impegnata per iscritto al versamento dell’importo dovuto non sono stati rispettati.

I concorrent­i oltre al danno economico e morale (spese di viaggio e di soggiorno, ore di studio, ansia e aspettativ­e illuse) vengono ulteriorme­nte umiliati nell’attesa di quanto loro dovuto, non potendo essere

risarciti per quanto avvenuto. Mi consta che il cittadino che non rispetti le scadenze dei pagamenti dovuti alla pubblica amministra­zione incorra in varie sanzioni (addizionat­e da ulteriori balzelli), che non vengono mai dimenticat­e da nessuna amministra­zione. Claudio Cia, consiglier­e provincial­e di Agire

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